MILANO – «Van Gaal è preoccupato per l’arbitro? Io per Gudjohnsen, il vulcano islandese…». I timori di Josè Mourinho, nell’avvicinamento alla finale di Champions League in programma sabato a Madrid, sono legati esclusivamente Eyjafjallajokul, il vulcano islandese che potrebbe bloccare il traffico aereo continentale. L’Inter, quindi, per evitare problemi partirà domani per la capitale spagnola. «Iol nome del vulcano è troppo difficile, quindi lo chiamo Gudjohnsen», dice Mourinho facendo riferimento a Eidur Gudjohnsen, l’attaccante che in carriera ha indossato le maglie di Barcellona e Chelsea. «Io preferisco lavorare qui, prepararmi a casa e partire solo il giorno prima della gara. Invece, dovremo partire domani. Mi preoccupo solo di questo, non dell’arbitro», dice Mourinho replicando alle considerazioni di Louis Van Gaal. L’allenatore del Bayern, avversario dei nerazzurri sabato, ha espresso timori legati all’arbitro. «Penso che gli italiani non dimenticano la partita Bayern-Fiorentina», dice Mourinho ricordando il clamoroso errore dell’arbitro norvegese Tom Henning Ovrebo che ha affossato i viola nell’andata degli ottavi di finale. «Io mi preoccupo solo della mia squadra», dice Mourinho. Con Van Gaal, Mourinho ha avuto la possibilità di lavorare al Barcellona alla fine degli anni ’90. «È un capo onesto, molto diretto. Lavora molto e fa lavorare molto i suoi collaboratori. Questa è anche la mia filosofia. Abbiamo avuto un rapporto di 3 anni di lavoro. Posso solo dire cose positive. Conosco il van Gaal allenatore dal 1997 al 2000», dice lo Special One. «Ma dal 2000 ad oggi ha intrapreso una lunga strada, forse ora è un allenatore diverso. Lui mi conosce solo come assistente, nemmeno come allenatore. Anche io dal 2000 ho fatto una strada lunghissima, le persone cambiano».