ROMA – L’articolo apparso oggi sulla ‘Gazzetta dello Sport’, secondo cui il Gruppo Italpetroli di proprietà della famiglia Sensi sarebbe vicina al fallimento e che per saldare i debiti della holding (superiori ai 300mln di euro), la Banca Unicredit avrebbe chiesto in cambio la A.S. Roma, ha fatto inviperire i vertici della società giallorossa che, attraverso un comunicato apparso sul sito ufficiale dei vice-campioni d’Italia, ha risposto così:
“Con il consueto tempismo – questa volta il giorno precedente la prima udienza dell’arbitrato promosso da Italpetroli per l’accertamento dell’illegittimità del recesso di Unicredit dall’accordo stipulato nel 2008, la condanna della banca al risarcimento dei danni per almeno 50 milioni di euro e la declaratoria di riduzione delle pretese della banca stessa, anche per anatocismo, per circa 80 milioni – alcune testate hanno diffuso le solite false notizie, che ormai circolano da almeno un anno, su un inevitabile fallimento del Gruppo Italpetroli qualora lo stesso non accettasse una presunta ciambella di salvataggio generosamente offerta da Unicredit.
Tali pseudo notizie, la cui origine e la cui finalità sono del tutto chiare, non ci sorprendono, ma comunque ci indignano, poiché, ancora una volta, non si è esitato ad aggredire e denigrare un gruppo di imprese sane ed i suoi lavoratori, nonché una società sportiva, come l’A.S. Roma S.p.A., che gode di ottima salute, senza alcun rispetto per la passione di milioni di tifosi.
Si precisa, comunque, per quanto possa occorrere, che è del tutto destituita di fondamento la notizia secondo la quale il Collegio sindacale e la Società di revisione BDO avrebbero comunicato a Italpetroli l’intenzione di non firmare o non certificare il bilancio per l’esercizio 2009″.