ROMA – L’inatteso pareggio contro la Nuova Zelandacomplica le cose per l’Italia in vista della qualificazione agli ottavi di finale dei Mondiali 2010. Il presidente della federcalcio, Giancarlo Abete, pur non nascondendo la sua amarezza ci tiene a difendere le scelte del ct Lippi: “Dovevamo vincere, la Nuova Zelanda è numero 78 nel ranking mondiale. Tuttavia non è la fine del mondo, perché ce la possiamo ancora giocare. – ha detto Abete a ‘Radio Anch’io lo sport’ – E’ legittimo e giusto esprimere giudizi, ma non è questo il problema del calcio italiano: noi abbiamo un problema complessivo di ricambio generazionale. Cassano ha già giocato agli Europei e non è andata bene. Balotelli gioca stabilmente in Under 21, che sta provando a qualificarsi. Non ci sono giocatori nei primi posti della classifica del Pallone d’oro rimasti a casa. Se pensiamo ai giocatori non convocati sbagliamo rotta”.
Contro la Slovacchia non si possono fare calcoli. “Sono fiducioso, perché penso che la Nazionale meriti fiducia e penso che in qualche modo saremo in grado di andare avanti e fare meglio. Quella con la Nuova Zelanda è stata una partita che non ha risposto alle nostre aspettative. Abbiamo, e non da questo Mondiale, una grande difficoltà di andare in gol e nel momento in cui subisci un gol o non sblocchi la partita subentra un po’ di ansia”.
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