OHANNESBURG (Sudafrica) – Il giorno dopo il brutto pari con la Nuova Zelanda, che complica il cammino dell’Italia, Lippi cerca di infondere fiducia alla squadra: “Ho letto le parole di Capello, parla di terrore dei suoi giocatori. Non deve essere così per noi, il nostro torneo deve ancora cominciare, può ancora succedere di tutto“.
Lippi getta acqua sul fuoco delle polemiche intorno all’Italia che non c’è e che continua a deludere. Sotto accusa le scelte del ct: dalle convocazioni sbagliate, al modulo adottato, ai giocatori schierato fuori ruolo: “Non c’è nessuna crisi in questa squadra. Possiamo fare molto meglio di quanto fatto finora e cercheremo di farlo contro la Slovacchia e ancora per qualche altra partita – ha spiegato – Dispiace non essere riusciti a fare quello che dovevamo, abbiamo pagato anche un eccesso di cuore, questa squadra ne ha tanto e quando si gioca con grande volontà e si riesce a vincere allora sei felicissimo, se invece non ottieni il risultato che volevi e meritavi resti deluso e dispiaciuto. Lo siamo tutti, io compreso, ma questa grande delusione dura un giorno, poi si ricaricano le pile e si riparte“.
Lippi ha tenuto a rapporto i giocatori: “E’ stato il secondo impatto con i ragazzi, perché il primo c’era stato già ieri – ha concluso – Ho detto loro che quel che conta è ciò che ci diciamo noi, nessuno è felice di questa situazione, ma c’è voglia di andare avanti. Le trappole sono quelle che arrivano nelle conferenze stampa. Sono trappolette per topi“.