ERASMIA (SUDAFRICA), 28 giugno – Se si giocasse un mondiale all’anno, o anche al mese, Miroslav Klose sarebbe forse considerato uno dei giocatori più forti del mondo. Nessuno sano di mente, chiamato a fare una classifica dei migliori cinque attaccanti di tutti i tempi, si sognerebbe di inserirci il pallido e discontinuo attaccante del Bayern Monaco. Eppure le statistiche del campionato del mondo dicono questo: dietro a Ronaldo, Fontaine e Gerd Mueller, al fianco nientemeno che di Pelè, c’è proprio lui. Il punto di riferimento dell’attacco della nazionale che ha strapazzato l’Inghilterra è forse uno dei meno talentuosi della nazionale di Loew. E, anagraficamente, non fa nemmeno parte di quella generazione di calciatori tedeschi già denominata “junge wilde” (la gioventù selvaggia) che ha spinto verso la pensione la “golden generation” inglese: ha 32 anni ed è al suo terzo mondiale, in uno dei quali, quello giocato in casa, ha addirittura vinto la classifica marcatori. Ed ha una grande fame di gol. Contro l’Inghilterra ha segnato il suo 50° gol in nazionale. Sabato a Città del Capo contro l’Argentina festeggerà la sua centesima presenza.
BATTIAMO L’ARGENTINA – E crede che sia arrivato il momento di farsi un bel regalo. Nel 2006 i tedeschi mandarono a casa l’Argentina ai rigori: il cammino della Germania a questi mondiali è disseminato di sfide durissime e di grandi classiche del calcio. «Dal 2006 – ha detto Klose – sono cambiate un mucchio di cose per entrambe le squadre: allora Messi era una riserva, oggi è il migliore del mondo. Il fatto che ci sia Maradona, una tale personalità come allenatore è un grande vantaggio, i suoi giocatori lo adorano, come mi ha confermato Demichelis, mio compagno nel Bayern. Sulla carta, l’Argentina è semplicemente più forte di noi. Ma come si è visto con l’Inghilterra questo non basta. Noi siamo una squadra unita. L’Argentina è una squadra diversa dall’Inghilterra e non sarà facile, ma sono convinto che possiamo farle male». Intanto, dopo una seduta defaticante in mattinata, Loew ha dato libertà a tutta la squadra fino a domani sera. A questo punto del mondiale c’è poco da lavorare su condizione fisica o schemi, quel che è fatto è fatto: molto meglio preservare le energie fisiche e mentali. Giovedì, intanto, a ridosso della sfida con l’Argentina, arriverà a Erasmia anche Michael Ballack: il capitano della Germania messo fuori combattimento alla vigilia da un brutto intervento del ghanese Boateng in finale di Coppa d’Inghilterra. Starà vicino alla squadra e avrà un ruolo di ‘grande motivatorè: un pò come ha fatto Beckham con l’Inghilterra. Anche se certi paragoni, in casa Germania, non li vogliono nemmeno sentire.
Fonte: Tuttosport
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