TORINO, 30 giugno – Soldi e tempo raffreddano la pista Alexandar Kolarov. Il Manchester City è pronto all’affondo. La Lazio spera ancora in un’asta. Claudio Lotito non temporeggerà molto, a breve accetterà i 18 milioni cash messi sul piatto dallo sceicco Mansour. Giuseppe Marotta e Fabio Paratici cinque colpi ( Pepe, Storari, Bonucci, Lanzafame e Martinez) li hanno messi a segno. Un altro ( Motta) lo stanno definendo. Dunque, in questo momento non avrebbero né la disponibilità economica, né la voglia di partecipare a un’asta per Kolarov. Non è nella filosofia del dg e neppure in quella del presidente Andrea Agnelli. Risultato? Per accontentare Luigi Del Neri sulla corsia mancina seguiranno altre strade. Le idee non mancano.
RIECCO L’OLANDESE L’interesse per Royston Drenthe non si è ancora spento. Anzi. L’arrivo a Madrid di José Mourinho non ha cambiato i piani: l’olandese verrà ceduto. I costi sono contenuti: 7/ 8 milioni possono bastare per accontentare Florentino Perez. I primi discorsi tra Juventus e Real Madrid risalgono ai primi di giugno. Marotta e Paratici, all’epoca immersi in faccende più pressanti, non si erano spinti oltre un semplice pour parler. Probabile che nei prossimi giorni si riparta da lì. Oltretutto i rapporti sono ottimi. Paratici, da buon giramondo del pallone, ha un gran feeling con Paco de Gracia, capo degli osservatori del Real. A Marotta è bastato l’affare Cassano per farsi volere bene nella casa Blanca. Il massimo risultato sarebbe ottenerlo in prestito.
TERZINO E ALA E Del Neri? Di certo non storcerebbe il naso. Drenthe non è Kolarov, ma ha 23 anni e una stoffa buona. Negli ultimi tre anni l’olandese ha faticato molto, il suo spazio nel Real Madrid è diminuito di stagione in stagione. Con Manuel Pellegrini appena otto presenze nell’ultima Liga e tanti saluti al Mondiale. Pochissimi per uno che nel 2007 veniva descritto come un potenziale nuovo Edgar Davids. E non era solo una questione di treccine e nazionalità. Il tecnico juventino, da buon falegname di provincia, è specializzato nella costruzione dei laterali di spinta. Gli è riuscito con Ziegler, nato esterno e trasformato terzino, e con Drenthe sarebbe pronto a ripetersi. Il madridista, oltretutto, ha già giocato in quel ruolo. Non sarebbe un problema chiedergli di scambiarsi la posizione con i vari Pepe, Martinez e Lanzafame in corso d’opera. Da migliorare, casomai, sarebbe la fase difensiva. Ma il discorso varrebbe anche per Kolarov, ben più costoso e allettato da altri palcoscenici. Ma oltre a Drenthe ci sono anche le opzioni Aogo e Vargas.
Fonte: Tuttosport
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