Nazionale, inizia l’era Prandelli: “Bisogna portare giocatori di qualità”

L’Italia volta pagina e riparte da Cesare Prandelli. Il nuovo ct della nazionale, che prende il posto di Marcello Lippi, si presenta. Al 53enne tecnico di Orzinuovi il compito di guidare gli azzurri alla qualificazione agli Europei del 2012 ma soprattutto di riportare la nazionale nel cuore della gente dopo il disastroso Mondiale.

Prandelli: ”E’ il punto più alto della mia carriera. Ora è meglio pensare in positivo e non guardare alle difficoltà. Sto pensando alle prime convocazioni e alle prime gare. Sarebbe bello giocare subito buone gare ma non credo si possa chiedere a questa squadra di vincere subito. Le scelte fatte ai mondiali? Sono comunque discutili. Io credo che il nostro movimento può proporre giocatori validi”.

”Cassano e Totti? Vorrei evitare far nomi, saranno convocati i giocatori che meritano fdi indossare la maglia azzurra, sarà scelta meritocratica. Mi auguro di poter portare in nazionale giocatori di grandi qualità. Rapporto con Totti straordinario ma in questo momento non sto pensando a lui”.

Nella Fiorentina ha giocato con vari moduli, cercherà di adattarsi ai giocatori o cercherà di imporre suo modulo? ”E’ un tema impegnativo. ogni allenatore può avere in testa modulo che può dare qualcosa in più. Mi auguro di poter dare ai giocatori la possibilità di esprimersi al meglio. Non darò un moduloi fisso, non c’è molto tempo”.

Come pensa di rivalutare il nostro calcio ridotto ai minimi termini? ”Nessuna persona può riuscire in breve a ricmonciare a pensare in positivo in tutte le situazioni. Bisogna lavorare molto sulla qualità umana, bisogna far gruppo, tutti insieme. Chi arriverà in nazionale deve capire che rappresenta una nazione. Tutti si devono riconoscere in questa squadra”.

Abete non risponde ad una domanda sulla sua scelta di non dimettersi rimandando tutto a domani al termine del consiglio federale.

Ha parlato di collaborazioni, cosa si aspetta da una federazione che arriva da un fallimento? ”Mi aspetto soprattutto un ottimo rapporto umano, è da li che parte tutto”.

Si è parlato tsnto di Balotelli e Cassano, sono troppi due caratteri così? In porta Buffon e Marchetti? ”Giocatori di qualità non dovrebbero mai trovare problemi a coestistere, anche se bisogna cercare equilibrio giusto. Per quanto riguarda il portiere, ho letto una bella dichiarazione di Buffon, mi auguro di potergli dare la fascia da capitano. Questo è quello che lascia Lippi, un grnde senso di appartenenza”.

Quanto ha da fare lo psicologo. Si abbasserà età media? ”Idea è programmare. Devo cercare di capire quali giocatori sono pronti a ripresentarsi con la mentlità giusta”.

Ha delle preclusioni su oriundi? Arriva in nazionale nel mezzo della carriera, va aguadagnare di meno e prende panchina che al 90% porta guai. Perché ha detto si alla nazionale? ”Non ho mai pensato alla nazionale finchè Abete non mi ha chiamato. Sono in questa posizione peché molti altri miei colleghi più illustri ghanno una panchina. Ero una delle poche persone libere. Ho accettato in un secondo, sono ambizioso ma non metto sul piatto della bilancia altri valori. Ho pensato alle cose positive. Oriundi? Se hanno cittadinanza italiana e giocano bene non vedo perché non convocarli”.

Altra domanda ad Abete su contratto firmato a Prandelli ieri e non domani dopo consiglio federale in cui qualcuno potrebbe chiedere le dimossioni di Aberte. ”Contratto Prandelli è scelta avvenuta prima, nota al consiglio federale e su cui tutti erano d’accordo”.

Fonte: La Repubblica

La redazione di www.calciomercatoweb.it

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