Pallone d’Oro Fifa, questa sera capiremo chi sarà il probabile vincitore

Chi vince piglia tutto, come il polpo Paul. Ma occhio agli ultimi 10 minuti La finale mondiale è una bestia stranissima. In pochi minuti decide l’imprinting di ricordi destinati a segnare, nel tempo, milioni di cuori. In pochi minuti decide il tragitto di qualche vita. Ti può spedire in orbita, può scaraventarti a picco. Quattro anni fa, a dieci minuti dalla fine dei supplementari con l’Italia, Zizou Zidane era una specie di monumento del calcio, capace di traversare qualunque confine, per raccogliere ammirazione anche tra gli avversari. In quel momento, il Pallone d’oro era suo. Un attimo di follia e la carriera si è spenta con la testata a Materazzi. Poi, il sipario sul trionfo azzurro ai rigori ha spedito in orbita Cannavaro: altro giocatore, altra storia. Ma il bivio è quello, dieci minuti dalla fine dei supplementari, là si è deciso tutto. O quasi. Per questo, adesso, è un azzardo dire che il Pallone d’oro — targato anche Fifa — lo vincerà Sneijder piuttosto che Robben; oppure che è già ipotecato da Villa, da Xavi o da Iniesta, ma possono aggiudicarselo ancora Forlan, Leo Messi o Diego Milito. Un consulto diretto col leggendario polpo Paul avrebbe potuto sgomberare il campo da tante ipotesi. L’oracolo marino — come sappiamo — si è limitato a prevedere il successo spagnolo e se la previsione dovesse avverarsi non sarebbe una buona notizia per Sneijder e Robben. Soltanto Johan Cruijff, nel lontano 1974, è riuscito a trasformare una sconfitta (1-2 nella finale con la Germania Ovest) in un trionfo personale, col Pallone d’oro conquistato davanti a Beckenbauer. Da là in avanti, il «guai ai vinti» non ha fatto eccezioni. Nel 1994, per dire, il Brasile batte ai rigori l’Italia e il Pallone d’oro lo danno a Hristo Stoichkov, che è bulgaro. Il problema è che — allora — venivano premiati soltanto i giocatori europei. Il World Player Fifa può tutto e va dritto alla meta: Romario. Ogni quattro anni fa coincidere il premio con chi alza la Coppa del mondo. Zidane nel 1998 e Ronaldo nel 2002 precedono il Cannavaro 2006 (tutta gente che ha fatto parte della collezione Real). Sneijder può essere il primo giocatore ad aggiucarsi il tris (coppa nazionale, campionato, Champions) e il Mondiale nello stesso anno. L’Olanda dipende dall’interista, la Spagna dallo stato di grazia di Xavi e Iniesta ma anche dai gol di Villa e dalle parate di Casillas. Xavi e Casillas hanno già vinto un mondiale in Africa: quello Under 20 giocato in Nigeria, nel 1999 (Uruguay quarto, pensa te le coincidenze). E’ quasi impossibile che il Pallone d’oro sfugga dalla rosa di questi nomi. Ma il verdetto dipende da stasera. E mai dire mai: soprattutto nei dieci minuti che precedono il capolinea.

Fonte: Gazzetta dello Sport

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