Argentina, Maradona esce sbattendo la porta: “Grondona è un bugiardo, Bilardo un traditore”

BUENOS AIRES – Rientra perfettamente nel personaggio Maradona, che di non certo non esce in silenzio dalla sua avventura mondiale ed anzi, lo fa sbattendo la porta, come riportato dalle pagine della Gazzetta Dello Sport: “Il mio è stato il ciclo più breve degli ultimi 35 anni. Mi hanno chiamato per spegnere un incendio e, quando lo abbiamo spento e potevamo dedicarci a lavorare tranquillamente, è successo quello che sapete tutti: Grondona mi ha mentito e Bilardo mi ha tradito. Tutto il mio staff era pronto a continuare, e negli spogliatoi al termine della partita contro la Grondona disse, davanti a tutti, che voleva che il progetto proseguisse alle stesse condizioni. Salvo poi chiedermi in privato di rinunciare a 7 dei miei 9 collaboratori. Ma io sono una persona d’onore, e non baratto per niente al mondo la fedeltà al mio gruppo di lavoro”, ha detto l’ex Pibe de Oro. Dopo Grondona è stato poi il turno di Bilardo, attaccato sempre da Maradona: “Ho virtù e difetti, ma posso sempre guardare in faccia la gente. Quando eravamo in lutto, Bilardo lavorava nell’ombra per farci fuori, partendo dalla preparazione delle liste di convocati. Ci sono persone che non amano il calcio argentino, e pensano solo ai propri interessi e al proprio conto in banca”. Infine, i saluti finali dell’ormai ex ct dell’Argentina: “Continuo a star male per il 4 a 0 subito contro la Germania. Sono molto triste e amareggiato. Nessun allenatore della Seleccion negli ultimi 20 anni ha potuto fare qualcosa per risollevare le sorti del calcio argentino, questo vuol dire che le colpe vengono da lontano. Le eliminatorie sono state durissime, ma una volta ottenuta la qualificazione il gruppo si è consolidato ed è andato via via crescendo, e non c’era motivo di guastare tutto priprio sul più bello. Questa squadra ha un grande futuro, e mi fa male non poterne essere parte, ho dato tutto per la Seleccion e me ne vado con la coscienza tranquilla per aver fatto tutto il possibile e aver mostrato tutto il mio orgoglio per l’Argentina”.
Pronta la risposta di Grondona: “”E’ vero che nel dopo partita contro la Germania dissi a Maradona che ero soddisfatto di lui e che avrei voluto restasse. Ma evidentemente mi ha malinterpretato quando ha inteso che tutto sarebbe rimasto immutato. Non gli ho mentito in nessun momento. Non c’è alcun dubbio che sono ferito per come sono andate le cose, ma le porte dell’Afa sono sempre aperte, a patto che ci sia volontà al dialogo anziché l’arroganza di voler imporre il proprio punto di vista”.
Parlerà apertamente alla stampa solamente lunedi o martedi invece Bilardo, che ha però anticipato: “C’è di mezzo un’amicizia di tanti anni. Dopo la Bolivia (storica sconfitta per 6-1, ndc) volevano cacciare tutti, e mi sono giocato la pelle per lui. Non capisco proprio dove sia il tradimento”.

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