Queste le dichiarazioni dell’ex tecnico del Milan:
Balotelli: “Mario è un talento matto. La Premier rappresenta l’approdo ideale. Ritrova Roberto Mancini, l’allenatore che lo lanciò in serie A, e come razzismo siamo vicini allo zero assoluto. Nessun alibi e un consiglio solo: occhio ai tabloid.
Fair play finanziario: “L’Uefa di Michel Platini ha messo dei paletti, tempo un paio di stagioni e saranno cavoli amari per molti. Scordiamoci l’epoca delle vacche grasse. Berlusconi e Moratti non potevano non adeguarsi. Pure Abrahamovic ha smesso di darsi alla pazza gioia. Pensi che il mio acquisto più importante resta, a tutt’oggi, il recupero di Essien”.
Scudetto: “Inter comunque, anche senza Balotelli e Maicon. Poi le solite: la Roma, la Juve, il Milan”.
Nazionali: “Sono affondate tutte quelle Nazionali – dall’Inghilterra all’Argentina, dal Brasile alla Francia – che i ct avevano legato ai singoli e non all’organizzazione. La Spagna ha vinto con merito Europei 2008 e Mondiali 2010: culto dei vivai e modello Barcellona. Con Fabregas in panchina: serve altro?”.
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