SERIE A TIM- Ecco le pagelle di Palermo- Cagliari. Agazzi salva su Balzaretti e si conquista la palma del migliore in campo. Male l’attacco rosanero, Hernandez e Maccarone abulici.
PALERMO:
Sirigu: Viene impegnato seriamente due volte. Sulle due scopettate di Lazzari e Nenè dalla distanza si allunga bene e respinge. Per il resto ordinaria amministrazione. Voto: 6.
Cassani: Nel primo tempo spinge poco o niente, limitandosi a intrattenere le scorribande di Cossu che spesso viene a cercarsi lo spazio a sinistra. Nella ripresa comincia a fare su e giu come se stesse facendo le ripetute sui 100 metri del martedì e butta dentro l’area una marea di cross che purtroppo vengono tutti respinti dalla difesa cagliaritana. Voto: 6.
Munoz: Esordio in serie A per il giovane difensore argentino. L’emozione o non c’è o non si nota. Si fa sovrastare da Nenè su due stacchi aerei, ma poi compie un salvataggio in acrobazia che ricorda Cannavaro in un recente spot televisivo. Ottimo sull’anticipo. Voto: 6,5.
Bovo: Fresco di convocazione in nazionale, Bovo non tradisce, solito ottimo lavoro dietro, ordinato nell’impostazione. Oggi è l’incaricato di tutti i calci piazzati in assenza di Miccoli e Liverani e li fa rimpiangere. Un paio di calcio d’angoli battuti ad altezza pelo d’erba fanno mugugnare il Barbera, mezzo voto in meno per questo. Voto: 6.
Balzaretti: Nel primo tempo sembra mezzo addormentato, non spinge mai nonostante abbia lo spazio visto che Cossu spesso si sposta dall’altro lato. Nella ripresa si sveglia, come Cassani, e anche lui comincia le ripetute sui 100 metri del martedì. Crossa a ripetizione e nel finale ha la palla da tre punti, peccato che Agazzi compia un miracolo. Voto: 6.
Nocerino: Spostato davanti alla difesa da Rossi, corre come un matto. Purtroppo i piedi non sono quelli di Liverani e le geometrie del regista romano si fanno rimpiangere. Nella ripresa fa una discesa palla al piede lunga 50 metri che ribalta l’azione, a dimostrazione di una condizione fisica invidiabile. Voto :6.
Migliaccio: Solito lavoro da interno destro, è insuperabile sulle palle alte e si nota per la ruvidità dei suoi interventi. Non è nelle sue caratteristiche nè il passaggio smarcante, nè l’inserimento in zona gol e lo conferma stasera più che mai. Voto: 6.
Kasami: Rossi perde Liverani in extremis e decide di farlo debuttare in A. Lo svizzero non conferma le belle impressioni date negli spezzoni europei. Ha corsa, qualità e inserimento in area. Ma stasera non si vede granchè il suo dinamismo. Rimandato a settembre. Voto:5,5.
Pastore: Bisoli gli mette addosso Nainggolan e lui dovrebbe cercarsi lo spazio, quantomeno sugli esterni. L’argentino si danna l’anima nel primo tempo, ma non punge, alle volte costretto a venirsi a prendere la palla nella propria metà campo. Nella ripresa fa un paio di numeri dei suoi, a volte s’intestardisce con i dribbling e cala alla distanza. Da lui ci si aspetta la giocata che stravolge il match…non arriva. Voto: 6.
Hernandez: La Joya rosanero stasera era triste. Abulico, quasi svogliato. Forse i 3 gol in Europa League non gli hanno fatto bene, corre solo con la palla. Deve muoversi un pò di più senza se vuole confermare le attese. Siamo convinti che può realizzare 20 gol quest’anno. Gli diamo l’attenuante della stanchezza dovuta al giovedì di coppa. Si vede solo per una gran giocata a metà ripresa, peccato che il suo sinistro dal limite non finisca angolato. Voto: 5. Dal 76′ Pinilla: Entra nell’ultima quarto d’ora e dopo due minuti entra prepotente in area da destra, Canini lo stende, ma Morganti sorvola. Senza voto.
Maccarone: Si da un pò più da fare rispetto ad Hernandez, ma non troppo. Nel primo tempo è lui a realizzare l’unico tiro in porta del Palermo. Nel secondo tempo sparisce dal campo e va fuori dopo 21 minuti. Voto: 5. Dal 66′ Rigoni: Entra per dare brio al centrocampo rosanero. Si fa notare per un paio di uno-due che potrebbero portarlo davanti alla porta, ma i controlli non sono granchè. Comunque riesce a dare quello che gli chiedeva Rossi. Voto: 6.
CAGLIARI:
Agazzi:Deve rimpiazzare Marchetti e non lo fa rimpiangere. Nel primo tempo deve solo rispondere a un colpo da fucile di Maccarone dai 30 metri. Nella ripresa viene messo sotto pressione e una gran parata nel finale sul sinistro di Balzaretti fa lievitare la sua valutazione. Quella parata è decisiva. Voto. 7.
Pisano: Ordinaria amministrazione per il terzino rossoblù. Spinge poco o niente, ma questo è il compito che gli da Bisoli. Nella ripresa va in difficoltà sulle discese di Balzaretti, ma limita i danni non facendo sfondare dentro l’area nessuno. Voto: 6.
Canini: Tutte le estati viene dato per partente, tutte le estati rimane in Sardegna. E’ un perno della difesa cagliaritana e annulla Maccarone ed Hernandez insieme ad Astori. Nella ripresa stende in area Pinilla appena entrato, e fa venire la pelle d’oca ai suoi fans, per fortuna Morganti lo assolve. Voto: 6,5.
Astori: Vedi Canini. La sua partita è identica a quella del compagno di reparto, da cui sembra farsi guidare.Voto: 6,5.
Ariaudo: Il giovane classe Juventus, gioca a sinistra. Spingere non è nella sua verve, visto che in realtà è un centrale. Nella ripresa soffre Cassani che comincia a spingere come un matto. Voto: 6.
Biondini: Il centrocampista dal rosso capello fa un lavoro sporco tanto che non si vede quasi mai. Ma è prezioso per dinamismo e quantità. Voto: 6.
Nainggolan: A sorpresa viene buttato nella mischia da Bisoli. Non ha le geometrie di Conti, ma Bisoli lo sa e lo attacca su Pastore. Riesce bene nel suo intento nella prima frazione, un pò meno nella ripresa, ma è ruvido e conquista tanti palloni davanti alla difesa. Voto:6,5. Dall’ 81′ Laner: ultimi dieci minuti per uno stremato Nainggolan. Senza voto.
Lazzari: E’ l’unico dei centrocampisti in campo ad avere delle attitudini prettamente offensive. Le fa vedere dopo due minuti con un gran sinistro che da il buongiorno a Sirigu. Poi anche lui si cala nel ruolo d’interditore e non lo fa male, fino a quando Bisoli lo richiama in panca quando il Cagliari va in difficoltà sul forcing siciliano. Voto: 6. Dal 66′ Conti: il capitano del Cagliari sarà rimasto sorpreso, come tutti, di rimanere seduto accanto al suo allenatore per 66 minuti. I 24 in campo li passa più a buttare via palloni recuperati, che a mettere l’ordine solito. Voto: 6.
Cossu: Nel primo tempo è l’ago della bilancia. Sfugge a quel cane da caccia di Nocerino, spostandosi largo a destra e a sinistra. Cambia il passo delle azioni sarde, e mette sulla testa di Nenè un’ottima palla gol che il brasiliano non riesce a trasformare in gioia. Nella ripresa sparisce perchè il Palermo s’arrabbia. Voto: 6,5.
Matri: Nel primo tempo sembra poter essere la sua partita. In realtà gioca solo fuori dall’area grande con giocate elementari. In area non la vede mai annullato da Bovo e Munoz. Va fuori nella ripresa per il gemello Acquafresca, ma era una staffetta già prevista. Voto: 5. Dal 61′ Acquafresca: Riesordisce con la maglia del Cagliari dopo un anno a spasso tra Atalanta e Genoa. Entra nel momento peggiore della sua squadra e si vede pochissimo. Voto: 5,5.
Nenè: E’ l’uomo più pericoloso del Cagliari. Nel primo tempo con due colpi di testa sovrasta Munoz e sfiora il gol. Corre e si da da fare, regge il confronto sul piano fisico coi difensori rosanero. Nella ripresa carica il fucile e spara contro Sirigu dai 30 metri, ma il portiere avversario c’è. Voto: 6,5.
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