RUBRICHE- Dopo la sosta per le qualificazioni all’Europeo riprende il campionato di Serie A e con lui la nostra rubrica: l’allenatore nel pallone. Ricordiamo le regole di questo campionato per allenatori: ogni settimana vengono ‘premiati’ i 3 allenatori che l’hanno fatta più grossa in ordine di gravità. Il primo riceve il ‘Tapiro Canà’ e con 7 punti è il vincitore della settimana. Prima di cominciare a commentare gli allenatori nel pallone riportiamo una notizia dell’ultima ora: Gigi Del Neri è stato ritrovato in casa sua con i piedi appesi tramite un filo ad un lampadario a testa in giu: credeva che la classifica data al televideo fosse sotto-sopra e per leggerla come si deve si è capovolto. C’è da crederci guardando le ultime 7 della classifica: Udinese, Roma, Juventus, Palermo, Fiorentina, Napoli e Bologna, con quest’ultima come out-sider e ultimo in classifica, come prevedibile, la squadra materasso Chievo!!! Ma passiamo al nostro “campionato”:
Primo posto: Il Tapiro Canà della seconda giornata di campionato non può che andare all’allenatore della Roma Claudio Ranieri. La sua squadra ha preso 5 polpette a Cagliari sabato sera mentre Adriano sfidava Vucinic al Billionaire: chi beve più bottiglie di Champagne è il prossimo ad infortunarsi, così potrà scorazzare per tutte le discoteche d’Italia mentre i compagni sudano in campo. La principale causa della disfatta sarda della Roma è stata la condizione dei campi di gioco di Trigoria che Ranieri ha definito come dei campi di patate: sbagliato, o almeno lo è in parte. Da quando a Trigoria è arrivato Adri i campi hanno un prodotto un più: i giocatori la chiamano “la Maria”. Intanto Vucinic è inciampato su una di queste piante e sabato invece di essere al Sant’Elia era proprio col ‘coltivatore’ al Billionaire!!!Fortunatamente nell’ultima settimana è arrivato Borriello alla Roma, così il sostituto del montenegrino c’è, più bello che pronto. Peccato che dopo una ventina di minuti, sul risultato di 1-1, il tanto desiderato Burdisso si traveste da Al Cogan in piena area e manda Conti Junior in ospedale con uno squarcio che sconcerterebbe anche Jack lo squartatore: risultato? Rigore, espulsione, gol subito, e una vittoria che per il Cagliari vale 33 punti, 3 per la vittoria in campo e 30 per i punti di sutura presi da Conti jr sullo squarcio, adesso i sardi sono favoriti per lo scudetto!!! Come se non bastasse il Canà della settimana, subito dopo l’espulsione, toglie Totti e mette il fratello del killer. In poche parole toglie l’anima a una squadra senza vita…il resto della partita è irracontabile, diciamo solo che Cossu sembrava Mark Landers e Matri e Acquafresca i gemelli Derrick: 5 volte Julio Sergio l’ha vista andare alle sue spalle, così…come se stesse giocando al calcio balilla.
Secondo posto: la seconda piazza va al signor Allegri, che finalmente ritorna sulla Terra da Marte. I giocatori del Milan sono stati mandati in orbita da tutti i media italiani in spedizione sul pianeta Marte per ingaggiare altri marziani, visto che i 4 che ci sono sono tutti attaccanti si sperava di prendere qualche difensore. Nulla di fatto e stanchi dopo il viaggio, i marziani si sono fatti una passeggiata a Cesena, dove dei comuni mortali gli han dato una lezione di tattica e grinta. Manca il Nesta, che ormai ha firmato un contratto dove viene obbligato a non giocare più della metà delle partite di una stagione, e gioca il Papa. Così si può spiegare come mai un certo Bogdani sia tutto a un tratto diventato un fulmine di guerra. Uno che ha fatto 5 gol negli ultimi due anni, alto 2 metri e non certo famoso per la sua velocità e per la sua tecnica sopraffina, ha fatto figura: non è stato anticipato neanche una volta, ha fatto gol di testa in anticipo, ha messo davanti la porta Giaccherini per il due a zero, ed ha sempre saltato il suo diretto avversario. Ci crediamo!! Chi non avrebbe fatto figura se in marcatura avesse avuto il Papa Benedetto XVI?!?!?! Non ci spieghiamo come sia possibile che Allegri lo abbia potuto schierare in campo. Non parliamo degli esterni che è meglio, ancor meno dei marziani davanti! Due a zero con i comuni mortali e tutti a casa, adesso i giocatori del Milan sanno bene che i campionati si vincono in campo e non con le parole.
Terzo posto: Il gradino più basso del podio è conquistato dal coach del Genoa Giampiero Gasperini. La sua squadra si presenta al suo pubblico come la più rinforzata del mercato. Il presidente Preziosi quest’estate sembrava Borlotti quando parlava a Canà: compro mezzo Boateng, lo giro al Milan per un quarto di Kaladze, poi prendo 4/5 di Toni, tutto Rafinha e 1/6 di Veloso. Dopo la casuale vittoria di Udine arrivano quei poverini del Chievo a Marassi, manca Toni e gioca il giovanissimo Destro di nome e di fatto. Passano sei minuti e il giovane la butta dentro di destro e non è un gioco di parole. Per mezz’ora il Chievo sembra totalmente sballato dal super-Genoa di Gasperini. Peccato che il coach abbia messo alla sua ferrari pochissima benzina per dilagare fino al 30′ e poi andare avanti fino al 90′ campando del vantaggio accumulato. Un solo gol di vantaggio non basta, e i poverini del Chievo iniziano a giocare come quei ricconi del Real. Ad un certo punto Moscardelli, alla sua seconda partita in serie A, si traveste da Higuain e la butta dentro allo scadere del primo tempo. Il secondo tempo è un assedio continuo alla porta di Eduardo che viene bucato altre due volte, a nulla servono i cambi di Gasperini che mette Veloso. Non si capisce come, dopo la super campagna acquisti estiva, il tecnico genoano faccia ancora giocare Milanetto e Rossi che ormai campano con la pensione d’invalidità. Il super-Genoa ne prende 3 in casa dai ricconi del Chievo e torna sulla terra come il Milan di Allegri. Le partite si vincono sul campo e non con i nomi del mercato estivo.
Classifica dopo la seconda giornata:
1°posto: Ranieri (Roma) e De Canio (Lecce) 7 punti con un tapiro Canà l’uno
3° posto: Allegri (Milan) e Del Neri (Juventus) 3 punti
5°posto: Gasperini (Genoa) e Reja (Lazio) 1 punto
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