JUVENTUS – Le parole dell’ex dg della Juventus appaiono sulle pagine di Tuttosport, dove si legge: “Probabilmente in pochi mi credono ma vedere la Juventus subìre tre gol in casa dal Lech Poznan (fino a ieri non sapevo neanche come si scrivesse) fa male. All’orgoglio juventino, ai ricordi che mi riportano alle sfide di Champions e agli scudetti vinti. A Tokyo per fare un esempio. Tre gol ieri, altri tre domenica scorsa con la Sampdoria. Mi sento come un leone in gabbia, se potessi aiuterei subito questa squadra che, per me, ha significato quasi tutta la mia esistenza calcistica. Lunedì sera, nel corso di “Notti Magiche” su Sportitalia, un tifoso, via internet, mi ha chiesto se fossi disponibile, un giorno, a rientrare nella Juve. Certo, è stata la mia risposta ma chi è al comando, tranne Andrea Agnelli, ha preferito fare piazza pulita e puntare sui volti nuovi che oggi sono presenti a Torino. La Juve va vissuta con cuore e anima. Come recita l’inno ‘Juve, storia di un grande amore”.
Infine un commento tecnico sulla squadra attuale: “Problemi seri, sono quelli che affronterà la Juventus. I bianconeri subiranno, e tanto, quando il centrocampo non sarà in grado di fare filtro. Con Melo non si fa un centrocampo, lui è una parte difensiva della mediana. Così non si costruisce niente e gli avversari continueranno ad arrivare uno contro uno, mettendo in grave difficoltà i difensori, che in realtà non hanno alcuna colpa. Oltretutto Bonucci e Chiellini non hanno capacità di recupero se sfugge un giocatore lanciato a rete, quindi è normale che si incontrino delle difficoltà. La composizione è sbagliata in partenza, non si può affiancare a Chiellini uno della sua stessa stazza. Della Juve ne ho parlato tutta l’estate e mi hanno criticato per aver avuto spesso una posizione contraria alle strategie di Beppe Marotta. Se dici che va tutto a gonfie vele non fai il bene del malato. Il malato va curato”.