UDINESE – L’Udinese si compatta e si stringe intorno al suo capitano Antonio Di Natale, tornato al gol nella trasferta di Bologna dopo essere rimasto a secco nelle prime tre giornate: “In queste prime quattro partite di campionato abbiamo fatto male solo contro la Juventus – ha esordito l’ex capocannoniere della Serie “A” –. Con il Genoa meritavamo almeno un punto, a Milano abbiamo giocato alla pari con l’Inter campione di Europa e a Bologna abbiamo visto tutti com’è andata. Adesso la squadra corre il rischio di accusare qualche problema a livello mentale, ma sono sicuro che col il lavoro ne uscirà”.
Tutti remano nella stessa direzione e lo spogliatoio è unito: “Non abbiamo mai litigato, il gruppo è sano e ha voglia di dimostrare le sue qualità. L’allenatore ci trasmette la cattiveria giusta e noi siamo tutti con lui. Purtroppo in questo inizio di campionato ci è mancata anche un po’ di fortuna e abbiamo pagato un prezzo molto alto con infortuni (Basta e Ferronetti). Se avessimo conquistato il meritato punto di Bologna avremmo potuto affrontare il match di domenica in maniera diversa. Ci sono giocatori che devono recuperare ancora la piena forma dopo il mondiale, io stesso devo raggiungere il 100%”.
Il nome del capitano è stato avvicinato a quella della Juventus negli ultimi giorni di mercato, ma l’attaccante napoletano ha scelto il Friuli: “Ho deciso di rimanere a Udine perché mi trovo bene, ho sempre detto di voler terminare qui la mia carriera di calciatore. Non mi sono mai pentito di questa scelta e darò sempre il massimo per questa maglia. La mia grande squadra è questa. Faccio parte del progetto Udinese ormai da sette anni e non penso ad altro. Con il mister parlo tutti i giorni e non ho mai avuto problemi, ci siamo confrontati serenamente. Tutti i miei compagni remano nella stessa direzione e al suo fianco, finora ci sono mancati solo i risultati. A 33 anni capisco chi vuol bene all’Udinese e chi no”.
L’obiettivo dichiarato dei 40 punti resta il traguardo da raggiungere: “Quando sono arrivato a Udine c’era Spalletti in panchina e, partendo per salvarci, ci siamo qualificati in Champions League. Più tardi, con Marino abbiamo raggiunto la Coppa Uefa. L’Udinese è una realtà di provincia che deve pensare innanzitutto alla salvezza, poi tutto che può arrivare ce lo dobbiamo guadagnare”.
Il capitano bianconero si è sbloccato nel turno infrasettimanale di campionato a Bologna con un diagonale che non ha lasciato scampo a Viviano: “Tutti i reduci del Mondiale fanno un po’ fatica, vedasi Milito o Gilardino. I risultati però si ottengono con il collettivo, non grazie alle invenzioni di un singolo giocatore. L’Udinese deve pensare a fare punti e non a guardare la corsa delle altre. Abbiamo davanti a noi compagini come Roma e Fiorentina che non avranno problemi a risollevarsi, mentre ci sono squadre come Brescia e Chievo nelle prime posizioni. La classifica non è ancora indicativa, chi ora sale dopo può scendere e viceversa”.
Genova, sponda blucerchiata, è il prossimo appuntamento sulla tabella di marcia: “Sono convinto che a Marassi si vedrà una bella gara. Noi e la Sampdoria siamo due squadre che cercano di superarsi con il gioco”.
FONTE: Udinese.it
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