LAZIO- Mauro Zarate ha sofferto l’astinenza da gol. Lo scorso anno non ha mantenuto le promesse dell’anno dell’esordio, ma adesso si sta ritrovando ed è ripartito con un gol da 3 punti domenica col Chievo:”Inizio a divertirmi, ma è presto per dire che è la fine di un incubo. Io sono sempre lo stesso, mi dicevano che non passavo il pallone e lo dicono anche adesso. Ma con i compagni non ho problemi, questo è un guppo normale, nessuno pensa di fare il fenomeno. Forse adesso prima di fare un dribbling ci penso di più. Comunque non è vero che Reja e i compagni mi devono aiutare, sono io che devo aiutare loro. In estate volevo andar via?! Se vado via da qui è perchè la Lazio non mi vuole più“. Poi piccola parentesi sul tema nazionali, si al plurale perchè Zarate ha il passaporto italiano:”Prandelli? Ha già tanti attaccanti. No, io voglio l’Argentina”.
Fonte: gazzetta dello sport