SAMPDORIA, Genova – Giampaolo Pazzini oggi è stato il protagonista di una lunga intervista pubblicata dalla Gazzetta dello Sport dove ha parlato del travagliato inizio di stagione condizionato dal pessimo terreno di gioco del Marassi.
“Il campionato? Ci tengo da matti, non faccio differenze. Non mi sto concentrando sull’Europa League, è solo un caso. Capitano periodi così. Le mie condizioni fisiche? Sto bene, ma non sono al massimo. Il problema alla schiena mi ha stoppato per dieci giorni, quando stavo benissimo. Qualcosina ho perso, ma sono sulla strada per tornare al top. La Samp in difficoltà? Giochiamo ogni tre giorni e non siamo abituati a questo tipo di impegno. La stanchezza si fa sentire ma alla fine dei conti ci manca qualche punticino in campionato, quelli persi contro il Napoli in un finale pazzo, e siamo messi bene in coppa. A condizionarci poi c’è il campo di Marassi, una vergogna, infido e pericoloso. Meno male che in vista della Nazionale dovrebbe essere rifatto, altrimenti sarebbe un disastro.
La Nazionale? Ci tengo, ma prima bisogna far bene con la Sampdoria, quindi penso alla trasferta di Bologna. Poi vedremo. La partita di domani? Sarà dura ma diremo la nostra. Abbiamo avuto qualche difficoltà, ma queste ci hanno permesso di scoprire molti giovani interessanti come Marilungo, Koman, Volta elementi preziosissimi. Poi in questo periodo Pozzi ha dimostrato una volta di più che sa farsi trovare pronto sempre. Un grande. I gol in Europa? Il secondo col Werder è stato uno dei più belli della mia carriera, ma anche quello che mi farà sempre ricordare la delusione enorme dell’esclusione dalla Champions League. Cosa mi ha lasciato quel preliminare? Una voglia matta di vincere qualcosa. Sono ancora più ambizioso e determinato, come la mia Samp“.