ESTERO – Il suo Real comincia ad ingranare, ma Mou ogni tanto ripensa alla possibilità che gli si era presentata qualche tempo fa: la nazionale portoghese, sebbene solo ad interim. “Sono più portoghese che alleatore, lo dico a scanso di equivoci. Per un paio di giorni mi sono realmente sentito il ct del Portogallo e la cosa mi piaceva. Devo però ammettere che il Real è un grandissimo club e che mi ha comprato dall’Inter, mi paga e non può correre rischi nei confronti dei soci e dei tifosi. Permettere al suo allenatore, anche se per pochi giorni, di cambiare ambiente di lavoro e di fargli perdere la sua concentrazione era impensabile. Quando il Portogallo mi ha chiamato mi sono sentito orgoglioso”.
Fonte: goal.com
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