RUBRICHE- Settima giornata di campionato e settimo appuntamento con la rubrica di calciomercatoweb.it, l’allenatore nel pallone. Prima di cominciare a premiare gli allenatori nel pallone, riportiamo una notizia proveniente da una fonte vicina all’Inter: Benitez e Branca sono stati avvistati prima al supermercato adiacente ad Appiano Gentile per comprare le scorte di latte per Coutinho e Biabiany, poi sono stati visti all’asilo nido a pochi chilometri di distanza. Queste le dichiarazioni del preside:”Si è vero, Benitez e Branca sono stati qui a parlare col sottoscritto, innanzitutto per iscrivere Coutinho e Biabiany. E poi per cercare nuove giovani promesse da accorpare alla prima squadra, insomma siamo affiliati dell’Inter“. Intanto Coutinho e Biabiany oggi hanno scioperato: i due baby nerazzurri non si sono allenati perchè non accettano latte artificiale e hanno richiesto quantomeno due riproduzioni (seppur artificiali) di mammelle da cui nutrirsi, fino a che non verranno accontentati non torneranno ad allenarsi in gruppo.
PRIMO POSTO: Il “tapiro Canà” della settimana va, per la seconda volta quest’anno, all’allenatore della Roma, Claudio Ranieri. Il Romano è in totale confusione, si presenta a Napoli con il 456° modulo cambiato in 7 partite di campionato (il 3-5-2) e lo spogliatoio è quasi totalmente contro di lui. Dopo la doppia vittoria con Inter e Cluj, Ranieri sembrava aver recuperato la lucidità mentale persa nelle ultime settimane, ma la trasferta di Napoli ha confermato la malattia del tecnico giallorosso. I primi segnali della non guarigione di Ranieri si sono visti sabato in conferenza stampa, dove il mister ha spasmodicamente dichiarato amore a Francesco Totti dopo i litigi delle settimane precedenti (“Sei un catenacciaro“, dopo la sconfitta a Monaco di Baviera.”Vattene a quel paese“, dopo la sostituzione contro l’Inter). Il problema è che Ranieri a Napoli ha confermato che la sua malattia è peggiorata e anche di brutto:”Decido la formazione sempre la notte prima delle partite“, aveva detto sabato in conferenza stampa. Si, è proprio vero, Ranieri fa la formazione non prima di aver avuto la visione notturna di Oronzo Canà che gli detta l’undici da mandare in campo e gli dice anche come disporlo in campo: a Napoli si è presentato con un 3-5-2 impresentabile e mai visto prima, nè minimamente provato in allenamento. Agli uomini di Mazzarri non è sembrato vero:”difesa a 3 contro di noi che giochiamo con 2 punte e mezza?!?!” E’ bastato Lavezzi a svariare sulle due fasce e Hamsik ad accorrere dietro a Cavani per far vedere i sorci verdi ai giallorossi che peraltro avevano come terzo centrale Cassetti!!! Basta dire questo, nient’altro da aggiungere. Anzi, aggiungiamo l’inspiegabile sostituzione di Borriello al 60° minuto (adesso anche Marco è contro il suo tecnico) e la non sostituzione di Totti che non segna da una vita e che non ce la faceva più. Mazzarri ha dominato e le quotazioni dei bookmakers per l’esonero di Ranieri sono scese dal 50 a 1 di agosto, all’8 a 1 di oggi. Intanto Ranieri è in fuga solitaria in un campionato, il nostro: 2 tapiri Canà e primato solitario con grande scarto sui secondi.
SECONDO POSTO: Il secondo gradino del podio della settimana è occupato dall’allenatore del Cesena, Massimo Ficcadenti. Dopo le prime 3 gare in testa alla classifica e le due sconfitte con Catania e Napoli, il Cesena di Ficcadenti si presenta a Udine con spavalderia contro l’ultima della classe:”Ma che, noi abbiamo 7 punti e loro 1. Sarà una passeggiata“, avranno pensato i giocatori bianconeri prima del match. Peccato che per 94 minuti gli ultimi della classe prendono a pallate il Cesena che non supera la metà campo neanche mezza volta. A fine partita le statistiche sono da record: 87 tra pali e traverse, 92 le parate del bis-nonno, 45 i salvataggi sulla linea e 99,99% di possesso palla, tutto a favore dell’Udinese: Fantozziano. Così come fantozziano è il risultato dopo statistiche del genere: uno striminzito 1-0 per i friulani al 94′ con gol di uno sconosciuto che di ruolo fa il difensore per giunta!!!
TERZO POSTO: Al gradino più basso del podio si piazza l’allenatore del Parma, Pasquale Marino. L’allenatore siciliano affronta il Milan di Allegri al Tardini. Va bene che il tecnico del Milan è autore di un capolavoro tattico mettendo Ronaldinho dietro a Ibrahimovic e Robinho a svariare su tutto il fronte, ma il Parma non può scambiare una partita del genere per l’allenamento sui movimenti difensivi. I gialloblù rinunciano a giocare totalmente, aspettano il Milan nella propria metà campo e si fanno ripetutamente infilare tra le linee di centrocampo e difesa da Dinho e Seedorf che mettono Ibra davanti la porta 7-8 volte. Menomale che Mirante è un muro insormontabile per lo svedese che gioca al tiro al bersaglio col portiere parmense, se no la partita finirebbe 8-0. Poi Marino ha anche il coraggio di far giocare ancora Crespo, che ormai campa con la pensione, e tenere in panchina Bojinov. La sola assenza di Giovinco non può essere una giustificazione. Da segnalare le proteste di Marino a fine partita: “Non capisco come nessuno abbia visto che il giocatore del Milan con la maglia numero 21 è entrato in campo con un fucile di precisione, ha anche ucciso il mio ragno che stava all’incrocio dei pali della nostra porta. Il colpo è partito da 452 metri di distanza”.
Classifica alla settima giornata:
1°posto: Ranieri (Roma) 15 punti e 1 tapiro Canà.
2°posto: Ficcadenti (Cesena) 10 punti e 1 tapiro Canà.
3°posto: Mazzarri (Napoli)-De Canio (Lecce)-Guidolin (Udinese) 7 punti e un tapiro Canà a testa.
6°posto: Del Neri (Juventus) 4 punti.
7°posto: Mihajlovic (Fiorentina)-Allegri (Milan)-Ventura (Bari)- Benitez (Inter) 3 punti.
11°posto: Rossi (Palermo)-Gasperini (Genoa)-Reja (Lazio)- Bisoli (Cagliari)-Marino (Parma)
N.b.: se alla fine dell’anno ci saranno allentori a pari merito vincerà chi ha più tapiri Canà in cascina.
Regolamento: 7 punti al vincitore del tapiro Canà. 3 punti al secondo classificato, 1 punto al terzo classificato. All’esonero un allenatore guadagna i punti corrispondenti al numero delle giornate di campionato mancanti.