MANCHESTER CITY – Con il suo City è secondo in Premier League, dietro solamente al Chelsea di Ancelotti: a quanto pare gli allenatori italiani in Inghilterra sono una scelta vincente. Su calciomercato.it si legge un estratto della lunga intervista esclusiva rilasciata dal tecnico jesino alla Gazzetta dello Sport: “Per Carlo il primo posto è normale. Per il City il secondo posto è straordinario. Spero sia così anche a fine stagione: il City deve ancora crescere molto. È come il mio primo anno all’Inter. Nel 2004-05 il Milan di Ancelotti era più forte, la stagione dopo l’abbiamo spuntata noi. Il Chelsea è la più forte della Premier, ma il City cresce”. Anche senza Balotelli e con un Tevez piuttosto fumantino: si racconta di una furiosa lite con Mancini nell’intervallo del match contro il Newcastle. “Mario è ora che tornasse, spero il 24 ottobre. Il suo recupero però è regolare, così come le sue gite in Italia. Tevez ha qualità e grinta, ma una grande squadra non può dipendere da un solo giocatore. Per il resto sono cose che capitano nel nostro come in altri spogliatoi. E quando serve è bene che succedano. Col Newcastle la squadra ha dormito nel primo tempo, il confronto con Tevez ha suonato la sveglia per tutti: con lui è stato un confronto “con le palle”. Alla ripresa il City ha vinto meritatamente. La sveglia ha funzionato”.
Il tecnico poi parla del campionato italiano: “La Lazio è una buona squadra, le auguro un buon campionato. Ma siamo ancora alla solita bagarre della prima fase. L’Inter, invece, paga molto gli infortuni importanti. E non potrà mica vincere ogni partita. Il Milan? Ibra e Robinho possono fare veramente la differenza. Il brasiliano è venuto dal Mondiale, farà un po’ di fatica, ma la qualità c’è”