INCIDENTI ITALIA-SERBIA, ESCLUSIVO BOROZAN / ROMA – “E’ una cosa incommentabile”. Esordisce così Vlado Borozan, uno dei più importanti procuratori serbi, intervistato in esclusiva da Calciomercato.it, per commentare gli incidenti avvenuti ieri prima e durante la partita Italia-Serbia. “Speriamo di scordarci il prima possibile di questi delinquenti, per tornare a parlare di cose che meritano di essere commentate. Ieri ero allo stadio, c’era una grande amarezza da parte di tutti i giocatori. Uno sgomento generale per quanto provocato da quei soggetti che non meritano nemmeno pubblicità. Ero anche fuori dall’albergo della nazionale quando è stato aggredito il portiere Stojkovic, sono stati momenti di paura. In tribuna eravamo tutti amareggiati, volevamo solo divertirci e stare con i nostri calciatori per parlare di calcio giocato (Borozan assiste, tra gli altri, Milos Krasic e Branislav Ivanovic, ndr)”. L’agente Fifa lancia poi un messaggio condivisibile. “Non vorrei che per colpa di quei teppisti si infanghino tutti i serbi e la Serbia. In quel settore c’erano anche giovani e bambini che volevano solo tifare per la propria nazionale (eloquenti le immagini televisive di una ragazzina con gli occhi lucidi, ndr). Questa gente esiste dappertutto, purtroppo spesso il calcio viene usato per altri pretesti e succede così in tutto il mondo. Se continua così, sarà difficile renderlo uno sport per bambini e famiglie”.
Fonte: Calciomercato.it