SCONTRI ITALIA-SERBIA / Il bomber e il capitano del Doria non nascondono la propria delusione per la sospensione della partita e per la violenza degli ultrà serbi: «Dispiace soprattutto per il pubblico di Genova».
Festa rovinata. «Avrebbe potuto essere la nostra serata e invece siamo qui a fare i conti con un epilogo assurdo – comincia ilPazzo ai microfoni di Samp TV -. Il fatto di giocare in casa, la gente che ci acclamava e ci aveva accolto alla grande: io come tutti gli altri sampdoriani ci tenevamo in modo particolare, ma purtroppo quello che è successo tra i sostenitori ospiti ha rovinato la nostra festa. Perché tutta questa violenza? Francamente non lo so, non spetta a noi dare risposte simili. Resta, di sicuro, un grande rammarico».
Delinquenza. «Dispiace e pure tanto – fa eco al bomber il capitano del Doria -. Dispiace soprattutto per il pubblico di Genova e poi per noi stessi perché giocare titolare con la maglia della Nazionale, nel tuo stadio, è un’occasione che non capita spesso. Dispiace, ma credo che non ci fossero i presupposti per continuare: non era più calcio ma delinquenza pura. Stankovic era in lacrime, ci ha chiesto scusa ma lui non c’entrava nulla. Ci si lamenta dei nostri tifosi, si fanno tanti discorsi ma all’estero succede di peggio e lo abbiamo visto. Una sensazione? Sono abbastanza schifato».
FONTE: Sampdoria.it
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