JUVENTUS FELIPE MELO/ TORINO – Autore di un ottimo avvio di stagione, Felipe Melo sta facendo ricredere tutti gli scettici ed è ormai diventato un pilastro inamovibile nella Juventus. In una lunga intervista al ‘Corriere dello Sport’, il centrocamista brasiliano ha rilasciato queste interessanti dichiarazioni.
SCUDETTO – “Dobbiamo pensare allo scudetto. Abbiamo il dovere di farlo. E’ giusto essere realisti, riconoscere la caratura delle principali avversarie, osservare che i rossoneri e l’Inter possono essere anche un po’ più su, ma per le nostre qualità, perché siamo la Juve, per rispetto verso i tifosi, non possiamo accontentarci di puntare a un posto in Champions League”.
MILAN – Domani c’è il big match con il Milan: “Il Milan è fortissimo – ha spiegato Melo – ma noi non siamo da meno. Peccato solo per le tante assenze, da Amauri che è un grande attaccante a Krasic che attraversava uno stato di forma eccellente: speriamo arrivino buone notizie dalla Corte di Giustizia Federale”
LASCIARE LA JUVE – L’estate scorsa Melo temeva di far la fine del suo amico Diego, ossia di dover lasciare la Juve. “Stagione incredibile, girava tutto storto – ha ammesso il verdeoro – Personalmente ho scontato le troppe aspettative dopo l’addio alla Fiorentina: ho vissuto momenti duri, però non ho mai mollato. La tentazione di lasciare Torino non mi ha mai sfiorato, ero certo di saper reagire, di riconquistare la fiducia con la forza del lavoro. Certo, poteva decidere di vendermi la società, tenendo conto anche delle incomprensioni che a un certo punto ho avuto con alcuni tifosi. Quello l’ho pensato, ma per fortuna non è successo: adesso va tutto bene, sono felice”.
DIEGO – “Mi manca, eravamo molto legati – ha ammesso il centrocampista – avevamo le case vicine a Moncalieri e anche le nostre mogli sono amiche. Nello stesso tempo, però, sono contento per la sua nuova vita professionale: in Germania lo conoscono bene, è molto stimato. Spero torni in nazionale anche lui. Ci sentiamo spesso, è soddisfatto. E felicissimo perché presto sarà papà
RISCATTO – Dopo tante delusioni è arrivato però il momento della svolta: “Il giorno del mio ritorno in Italia, dopo la delusione del Sudafrica, lo strascico di polemiche, il ritaglio di vacanza in famiglia: appena arrivato in ritiro, hanno voluto parlarmi sia Marotta, sia Del Neri e ho capito, dalle loro parole, che mi stimavano e credevano nel riscatto”.
NAZIONALE – L’uscita dal Mondiale è costata la panchina al ct Dunga e il posto a Melo. “Proverò a riconquistare la Nazionale – ha rivelato il brasiliano – però senza pressioni né ansia: ci tengo, per prima cosa, a fare bene con la maglia della Juve. Se continuo così, il ritorno nella Seleçao può diventare una conseguenza
FAMIGLIA – Fondamentale per scacciare i fantasmi è stata la famiglia: “Se sono tornato me stesso, il merito è tutto loro. Dopo il Mondiale, inseguito da tutte quelle critiche ingiuste, ho scelto un luogo isolato per ritrovare tranquillità con i miei cari, eppure, persino in quel momento, qualcuno ha malignato, dicendo che m’ero nascosto. Cattiverie. Come quando parlavano di dure contestazioni nei miei confronti: i tifosi non mi hanno mai voltato le spalle, a criticarmi sono stati certi opinionisti, ex calciatori invidiosi, gente che non ha mai vinto nulla in carriera”.
FONTE: calciomercato.it