FIORENTINA DELLA VALLE JUVENTUS PRANDELLI /Diego Della Valle è un fiume in piena quando parla di Prandelli e del corteggiamento della Juventus avvenuto in primavera per ingaggiarlo in questa stagione: “All’inizio erano voci, ma poi mi ha chiamato il presidente della Juve per dirmi che Prandelli stava parlando con Bettega, ma che lui non aveva intenzione di prenderlo per rispetto nei nostri confronti e perché aveva in testa un altro allenatore. Questa società, fino a pochi mesi fa, era legata ad un motto: ‘tutti per uno, uno per tutti”. Poi è venuto a mancare un tassello: la situazione è cambiata ed ha destabilizzato. Quando ho avuto la certezza che Prandelli stava tentando di andare alla Juve immaginatevi come mi sono sentito. Mi sarei aspettato un altro comportamento. Di Prandelli ho rispetto come persona, ma mi piaceva di più quello di qualche anno fa. Insieme abbiamo fatto cose di cui siamo orgogliosi, permettendogli di andare in Nazionale. Non sarebbe arrivato dov’è senza avere avuto una reputazione e un lavoro alle spalle importante. Io l’ho salvato da un errore grande (la Juve) e lo abbiamo invece accasato nel posto giusto, la Nazionale. Lui non voleva stare più a Firenze, a noi bastava dire che era indisponibile e sarebbe stato un altro anno qui, sarebbero arrivati nuovi allenatori e il treno lo avrebbe perso. Siamo orgogliosi di averlo mandato in nazionale, non si viene chiamati lì quando si arriva undicesimi in campionato se non c’è una forte reputazione della persona: merito suo ma anche di chi gli stava intorno. Gli facciamo i migliori auguri e i ‘viziati’ gli ricordano che la Fiorentina è casa sua quando vuole, a patto che ci si comporti con lealtà”, conclude velenoso il presidente viola.
FONTE: SPORTAL.IT