ROMA RANIERI UDINESE SERIE A / Roma – Conferenza stampa della viglia oggi per Claudio Ranieri che a Trigoria ha risposto alle domande dei giornalisti riguardo al match di domani contro l’Udinese. Ecco la conferenza stampa del tecnico giallorosso:
Roma con 4 punte?
“E’ un’ipotesi affascinante. Si fanno paragoni senza calcolare le caratteristiche dei singoli giocatori. E’ bello tutto, ma speriamo di non dover mettere mai 4 punte, significa che staremmo perdendo.
Quale dinamica usa per ruotare gli attaccanti?
“Dipende da come vedo i giocatori, da come vedo la squadra avversaria e poi scelgo”.
De Rossi infortunato. Possono incidere le differenti metodologie di lavoro?
“No, quando un giocatore va in nazionale non fa molto. Capisco i giocatori che quando la nazionale chiama devono andare, ma noi stiamo pagando troppo pesantemente”.
Preferisce Greco a Brighi?
“Ho messo Greco perché Matteo era infortunato. Quando l’ho messo in campo ha fatto bene, mi ha dato buone risposte e mi sembrava giusto dargli continuità”.
Juve-Roma. Totti lontano dalla porta avversaria, senza Borriello non dovrebbe fare centravanti puro?
“A me non è sembrato che abbia fatto il centravanti puro. Era il riferimento avanzato, ma dentro l’area di rigore arrivava sempre secondo, a rimorchio. Non volevamo dare punti di riferimento alla Juventus”.
Pochi tiri rispetto alla superiorità…
“Dobbiamo essere più cinici e più pratici l’ho detto alla squadra. Ma sono stato contento, anche se partite così dobbiamo vincerle”.
Non vi siete posti un obiettivo?
“No, non faccio mai tabelle, per me la gara più importante è quella di domani, sto pensando solo all’Udinese”.
Adriano
“Sta migliorando, allenamento dopo allenamento”.
Nel 4-3-1-2, Menez diventa indispensabile o c’è qualcun’altro?
“Ci può giocare Simplicio, Perrotta, Brighi, Pizarro, in tanti. Ognuno ha la sua caratteristica”.
La partita con la Juve ha lasciato delle polemiche in coda. Cosa pensa delle dichiarazioni di Marotta?
“Acqua passata non macina più. Ha risposto chi doveva rispondere”.
Si aspettava le difficoltà di Benitez?
“Sì, devono assimilare un modo diverso di lavorare. Non era facile dopo aver vinto tutto, me l’aspettavo e ci speravo, altrimenti sarebbe stato un altro campionato regalato”.