ESCLUSIVA BOZZO SU NUOVO CONTRATTO CHIELLINI E AGENTI FIFA/ ROMA – Il mercato cambia per i calciatori e i procuratori. Il tanto contestato contratto di Chiellini ha infatti aperto un’epoca che non trova tutti d’accordo, un’era fatta di voci e percentuali che rendono la figura del calciatore ancora più aziendalista: il giocatore sarà infatti obbligato a seguire una serie di regole in campo e fuori. Parallelamente, ma la modifica dovrebbe entrare in vigore dal 2011, la Fifa ha deciso invece di abolire la voce ‘agente Fifa’, liberalizzando di fatto la categoria dei procuratori. Un cambiamento non condiviso totalmente da Giuseppe Bozzo, noto avvocato di Cassano, Quagliarella, Perrotta e tanti altri, intervistato in esclusiva da Calciomercato.it anche sui nuovi accordi che dovranno firmare i suoi assistiti, sulla scia appunto del prolungamento siglato dal centrale bianconero.
NUOVO CONTRATTO CHIELLINI – “E’ giusto contrattualizzare ancor di più un calciatore, ma nei limiti del possibile. Ogni contratto è infatti figlio di una trattativa e si possono inserire più voci come, secondo me, va assolutamente introdotta una clausola rescissoria per il giocatore. Una postilla importante soprattutto per i calciatori giovani che possono esplodere da un momento all’altro. Loro, infatti, che all’inizio guadagnano cifre basse restano spesso bloccati da accordi lunghi che non vengono ritoccati mentre il loro cartellino lievita e viene valutato cifre altissime dai presidenti di turno. Il contratto va quindi adeguato in corso e il giocatore non deve essere troppo vincolato”.
ADDIO ‘AGENTE FIFA’ – “Io mi sono cancellato dall’albo degli agenti Fifa tre anni fa perchè ho preferito lavorare solo come avvocato, ma resto parzialmente d’accordo con l’abolizione della voce ‘agente Fifa’: una decisione che giudico anche come una sottrazione di responsabilità da parte dell’organizzazione calcistica mondiale. Così si apre infatti un maremagnum dove avranno il via libera tanti intermediari senza essere qualificati quando invece un minimo di ordine deve esserci. Per esempio: deve essere assolutamente formalizzata la figura dell’intermediario, un agente abilitato che cura gli interessi delle società e riconosciuto dalla Fifa. Un punto di riferimento soprattutto per le trattative Italia estero. In conclusione penso quindi che ogni procuratore dovrà e potrà scegliere il suo excursus professionale come quando un legale decide di specializzarsi come civilista o penalista: se deciderà di fare l’avvocato si concentrerà sulle gestione degli interessi dei calciatori se invece vorrà avere la qualifica di agente Fifa si occuperà della mediazione tra club stranieri”.
Fonte: Calciomercato.it