Flamini, all’appello dei grandi e plurivittoriosi campioni rossoneri manca solo lei…
«E’ vero, non ho mai vinto un trofeo importante, sono stato anche piuttosto sfortunato perché per due volte sono andato molto vicino con le mie precedenti squadre, Marsiglia e Arsenal».
Questo è l’anno buono?
«Sembrerebbe di sì, tutto sta andando per il meglio. Il Milan ha la mentalità giusta, per vincere sia la Champions che il campionato. Anch’io sono maturato molto a livello personale».
Che cosa preferirebbe?
«Io voglio vincere tutto, come dice Ibra. Se dovessi scegliere, preferirei la Champions League perché ha un fascino tutto particolare. Ma mi rendo conto che anche lo scudetto avrebbe una grande importanza per tutto l’ambiente ».
Tre anni di Milan, tre tecnici diversi: Ancelotti, Leonardo e Allegri.
«Non mi era mai capitato di cambiare tre allenatori in altrettante stagioni. Con Allegri andrà sicuramente meglio, anche per merito mio».
Cosa è accaduto con Ancelotti e Leonardo?
«La mia prima stagione al Milan è stata di ambientamento, anche se con Ancelotti ho giocato tanto. Con Leonardo c’è stata qualche incomprensione, non abbiamo avuto un grande rapporto. Questo, sono sicuro, è l’anno giusto perché Allegri è l’allenatore giusto».
Quali sono i meriti del nuovo tecnico?
«Dopo il doppio confronto con il Real Madrid, la squadra ha trovato l’equilibrio fra difesa e attacco, adesso siamo sicuri di fare gol e di non subirne. Allegri ci ha insegnato ad avere un grande spirito di squadra e con questo spirito facciamo la differenza».
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