SCIOPERO CALCIATORI / ROMA – Nonostante ieri l’Aic non abbia voluto ascoltare neanche la sua proposta di mediazione, il presidente della Figc, Giancarlo Abete, proverà a ricucire lo strappo tra Associazione calciatori e Lega di serie A. In ogni caso, come riporta il ‘Corriere dello Sport’, la scelta del sindacato dei calciatori appare molto rischiosa, in un momento di nascita anche di nuove sigle sindacali, come quella promossa da Buffon e Cristiano Doni. Lo sciopero, poi, potrebbe portare ad un irrigidimento delle posizioni e allontanare l’accordo per il rinnovo del contratto collettivo: cosa accadrebbe in questo caso? Sciopero a oltranza? Nella seconda ipotesi, il fronte compatto potrebbe spaccarsi inesorabilmente, visto che i calciatori, imprenditori di se stessi, per mandare avanti la loro ‘azienda’ hanno bisogno, soprattutto, del campo e delle partite per far vedere quello che valgono. Con l’Aic che rimarrebbe, così, con le pive nel sacco e senza un nuovo accordo per il contratto collettivo. Ne vale la pena?
Fonte: calciomercato.it