SCIOPERO CALCIATORI MOGGI/ “E’ folle pensare che un dipendente possa dettare legge nel luogo di lavoro. Per questo considero lo sciopero dei calciatori sbagliato e inopportuno. Soprattutto considerando il momento che stiamo attraversando”. Luciano Moggi, ex direttore generale della Juventus, si esprime così sullo sciopero proclamato dall’Associazione italiana calciatori (Aic). “Facile immaginare che considerazione possa avere l’opinione pubblica di uno scioperante che guadagna 4 milioni di euro. È evidente che i calciatori hanno alzato la cresta e che qualche passo indietro debba essere fatto”, prosegue Moggi a KlausCondicio, il salotto televisivo di Klaus Davi in onda su YouTube. “Ai miei tempi con i giocatori non abbiamo mai avuto problemi. La società ovviamente riconosceva ai giocatori i loro diritti ma aveva anche dei doveri. C’era un rapporto bilaterale che funzionava a meraviglia. C’era rispetto reciproco. Oggi -osserva- se una società decide di cedere un calciatore perché magari non si è integrato nella rosa succede anche che questo faccia dichiarazioni contro la società che gli dà lavoro. Devo dire che io mi sono sempre comportato bene con i giocatori, ma anche loro si sempre sono comportati bene con me”.
FONTE: Adnkronos
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