JUVENTUS DEL PIERO DICHIARAZIONI / Il 2010 bianconero ha molto da insegnare: perché la Juventus ha vissuto sei mesi di delusioni, ma ancora una volta, ha saputo reagire. Ha cambiato moltissimo. Ha ricostruito i propri vertici e le proprie fondamenta. Ha lavorato sodo. E nell’ultimo periodo ha rilanciato le proprie legittime ambizioni. Alessandro Del Piero, come sempre da 17 stagioni a questa parte, ha vissuto sulla propria pelle le difficoltà di quest’anno, ma anche le soddisfazioni che ha regalato ed è pronto a togliersene di nuove: «Mi aspetto che nel 2011 continuiamo sulla strada intrapresa in questi ultimi mesi, che questa situazione si rafforzi e che ci permetta di arrivare a risultati importanti. Abbiamo la possibilità di farlo, con un pizzico in più di cattiveria, di concentrazione e fame».
La Juve ha cambiato radicalmente volto in pochissimo tempo. Com’è stato possibile? «Con la grande passione che porta ogni tipo di novità, con la scelta delle persone giuste e con il desiderio di lavorare sodo. Come squadra abbiamo messo molto entusiasmo in questa stagione e quello aiuta a superare le difficoltà che inevitabilmente comportano i cambiamenti e l’inserimento di nuove persone. E poi ci ha aiutato la grande professionalità di tutte le componenti, non solo societarie: parlo anche del settore tecnico, di quello medico e dei tanti nuovi giocatori che sono arrivati. C’è stato impegno da parte di tutti e le cose stanno andando bene. Sono state gettate delle basi importanti e l’idea è che si solidifichino nel corso del tempo e che si concretizzino con dei risultati importanti».
Dovessi scegliere il momento più duro e quello più esaltante di quest’anno? «Tutti i primi sei mesi sono stati difficili. Dopo la scelta da parte della società di cambiare allenatore, è seguito un buonissimo inizio con Zaccheroni, ma purtroppo non siamo riusciti a rimetterci in carreggiata. Il momento più bello? Forse la vittoria contro il Milan dello scorso 30 ottobre. A Milano avevamo chiuso male lo scorso campionato, perdendo sonoramente, in linea con quanto fatto durante la stagione. Quest’anno invece abbiamo giocato una gara in emergenza: mancavano diversi infortunati, altri due ragazzi si sono fatti male a partita in corso, e anche Amauri, entrato a pochi minuti dalla fine, non stava bene, ma ha fatto un sacrificio importante per essere lì con noi…E’ stata una grande vittoria».
Qual’è, tra i nuovi arrivati, il giocatore che più ti ha stupito? «Potrei dire Krasic, che ovviamente è sulla bocca di tutti per le prestazione che ha fornito con grande continuità, ma tutti hanno garantito qualità e proprio per questo non voglio citare un solo compagno. L’impegno c’è stato ed è stato notevole da parte di tutti».
E tu, ti stupisci ancora per quanto riesci a fare? 25 presenze ufficiali da quest’estate, 15 da titolare, sei gol segnati… «Direi che è un rendimento normale per quello che è stato il trend degli altri anni. Nei due mesi in cui abbiamo avuto fuori Iaquinta e Amauri e con Quagliarella che non poteva giocare in Europa League, sono stato chiamato in causa praticamente ogni tre giorni, ma ho reagito comunque molto bene dal punto di vista fisico. Sei gol e tre assist sinceramente è un bottino che non mi soddisfa in pieno. Avrei potuto fare qualcosa in più e voglio migliorare questi numeri».
Il 2010 per te è stato un anno molto impegnativo anche al di fuori del campo: il nuovo sito e soprattutto, la nascita di Sasha. A proposito, conti di fermarti a tre bambini? «Beh, ora Sonia ed io dobbiamo prendere il ritmo… Per ora pensiamo solo a capire bene come si fa a crescere tre bambini piccoli… Quanto al sito, è molto importante per me e per chi lavora con me. Abbiamo investito parecchio e devo dire che i riscontri sono ottimi, anche per quanto riguarda Facebook. I numeri sono notevoli e ne siamo felici, perchè abbiamo cercato di creare un mezzo di comunicazione diretto, rivolto ai tifosi e a chi non può venire a Vinovo o allo stadio. E’ una finestra aperta sulla mia vita, che è sempre stata e continua a essere molto riservata. Il sito è il mezzo migliore di dare determinate notizie, nel modo in cui preferisco».
Nel 2011 la Juventus terrà a battesimo il nuovo stadio. Come immagini quel momento? «Sarà meraviglioso, al di là dell’evento sportivo. Finalmente la Juve giocherà in uno stadio adeguato e adatto al calcio. Questo è uno sport talmente bello che va seguito nel modo migliore e un impianto di questo tipo è fondamentale per riuscirci. La gente sarà vicina al campo e credo che questo sarà l’aspetto più bello e innovativo che Delle Alpi e Olimpico non offrivano. Lo sforzo fatto dalla società è notevole e sarà fondamentale per passare ad una nuova era».
Quanto a te, come procede il recupero? Ti rivedremo in campo contro il Parma, alla ripresa del campionato?«Procediamo nei tempi stabiliti sin dal primo esame. Se nell’anno nuovo riuscirò a rispettare il rientro in gruppo previsto per il 2 gennaio, allora potrei essere a disposizione»
Fonte: Juventus.com
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