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Napoli, De Sanctis:”Ci sono almeno 3-4 rose più attrezzate di noi”

“Al 2011 chiediamo continuità”. E’ il desiderio di Morgan De Sanctis che esprime non solo le sue ambizioni ma quelle della squadra, della Società e di un’intera città. Il portiere azzurro è cauto e saggio a mitigare gli eccessi di entusiasmo, ma è anche ammirato e consapevole di ciò che sta producendo questo Napoli in termini di gioco, passione ed emozioni.
Morgan, le vacanze natalizie sono servite anche per ripercorrere mentalmente ciò che avete fatto in quest’anno solare…
“Sì, effettivamente oltre al riposo meritato, è stato anche il modo per riflettere su quello che è stato il nostro cammino. Una prima parte di stagione esaltante in cui ci siamo presi tantissime soddisfazioni in campo internazionale ed in campionato. La sensazione è quella di aver cominciato a costruire qualcosa di importante. Altri bilanci non ne facciamo. Adesso ci aspettano due match contro due avversarie fortissime e sin da subito avremo qualche primo responso su quello che potrà essere il nostro girone di ritorno e la dimensione che andremo a vivere”.
Un rientro da crash-test, c’è subito l’Inter con la nuova veste di Leonardo…
“Beh, il cambio di allenatore onestamente qualcosina dà, sia dal punto di vista tecnico che psicologico, i calciatori ci guadagnano sempre in termini di stimoli. Ma l’Inter è una squadra attrezzata per vincere il campionato e quindi anche con Benitez sarebbe stata dura lo stesso. Sicuramente Leonardo e la Società interista avranno grande voglia di ripartire. Noi speriamo che per loro avvenga solo dal 9 gennaio. Sono straconvinto che la squadra farà una grande prestazione sia a San Siro, sia con la Juventus. Non posso saper nulla sull’esito finale, ma sulla nostra prestazione mi sento di poter essere certo”.
La città sogna e questo Napoli autorizza i più dolci desideri…
“Non voglio certo spegnere entusiasmi, ma credo che non sia una menzogna dire che ci sono 3-4 rose almeno più attrezzate del Napoli per competere su traguardi altissimi. Ma questo non significa che noi non lotteremo contro tutti fino a maggio, perché siamo coscienti dei nostri progressi e del nostro valore. Sinora il Napoli crea, gioca, mette in difficoltà tutti. E’ un cambio di dimensione che non si può negare. E’ dura ricordarsi di una brutta partita nostra. Anche nelle sconfitte, la squadra è uscita con ottime prestazioni. Non penso che sotto il profilo del gioco si possa fare meglio di quello sinora espresso, perché siamo su livelli vicini alla perfezione per noi.
Da dove può arrivare il salto di qualità per continuare nella crescita?
“Per me, crescere significa migliorare come risultato finale. Tutto dipende dai risultati, perchè fare di più significa solamente ottenere una posizione finale superiore a quella dello scorso anno. Sinora la squadra, lo staff e la Società stanno lavorando al meglio e così vorremmo proseguire fino alla fine.Il salto di qualità sarà nella continuità. Solamente restando su questa scia di risultati potremmo ottenere qualcosa di eccezionale. Ripeterci e proseguire così, può essere la vera maturazione”.
Forse non tutti sanno che tu sei tra i più appassionati e assidui osservatori di calcio europeo. Che sfida sarà quella col Villarreal?
“Sarà un bel banco di prova. Io credo che il Villarreal sia una delle squadre più forti che potevano capitarci. Io seguo molto il calcio europeo, è vero, e conosco il valore degli spagnoli. Ci sarà tempo, ma vi dico sin da ora che avremo di fronte una delle squadre che hanno miglior possesso palla in campo internazionale. Noi, dal canto nostro, ci teniamo tanto a superare anche quest’altro ostacolo e ce la metteremo tutta quando arriverà il momento”
Il bilancio personale di De Sanctis del suo 2010. Qual è stata la tua più bella parata in azzurro?
“Non parlo mai in maniera celebrativa delle mie parate, cerco di nascondermi dagli elogi. Sono orgoglioso di tutti gli interventi che poi hanno contribuito ad un risultato importante. Ricordo la parata con il Lecce su Piatti, oppure un volo spettacolare a Catania su Spolli. Ma le parate più belle non sono quelle evidenziate dal gesto tecnico, bensì quelle che alla fine portano punti. Sono arrivato a Napoli ad una età giusta per poter cogliere le gioie, le emozioni e il calore di una città che ti gratifica e ti responsabilizza allo stesso tempo. E sono felice che questa avventura stia proseguendo attraverso successi ed emozioni straordinarie”
FONTE: sscnapoli.it
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reda

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