MERCATO BARI RIVAS GHEZZAL /Fantasie di mercato, da smorzare presto. Non si tratta di tarpare le ali ai sogni, ma di rimanere con i piedi per terra, com’é più salutare che sia; questo pensiamo e questo pensa anche Guido Angelozzi, direttore sportivo del Bari, navigato dirigente del pallone del Sud nonché persona di straordinaria cortesia. Dirigente, dicevamo, che con il Torino vanta già rapporti che si sono consolidati la scorsa estate, quando Petrachi chiuse con lui l’acquisto di Daniele De Vezze. Ma ora non é tempo di molte strette di mano, tra i due club, quanto piuttosto di piste che si raffreddano.
Come si raffredda, anzi si ghiaccia, quella che porta a Martin Rivas, esterno di centrocampo che tanto piace a Franco Lerda. Già, il tecnico granata apprezza molto l’argentino; ma lo stima altrettanto anche il suo attuale allenatore, Ventura, che non intende privarsene proprio ora che la sua squadra é in difficoltà. “Siamo spiacenti, ma Rivas é incedibile”, afferma Angelozzi; “é un giocatore importantissimo, fondamentale per il gioco del tecnico, non si muove per nessuna ragione”.
E questa é solo la prima di diverse smentite; segue quella su un presunto interessamento per Matteo Rubin (“Non ci serve, abbiamo già Parisi e Masiello in quella posizione”), fino alla più secca, riservata alla voce su Abdelkader Ghezzal: “Questa, poi, é puro fantamercato”, dice il dirigente. “Ghezzal? Abbiamo speso tanti soldi per portare a Bari un giocatore che era così conteso, ditemi una sola ragione per cui dovremmo privarcene ora. Tanto é vero che non se ne é parlato assolutamente con nessuno”.
Un unico spiraglio viene lasciato aperto da Angelozzi, ed é quello dal quale si vede correre, sempre sulla fascia a centrocampo, il giovane D’Alessandro. “Il ragazzo non é sul mercato”, afferma il ds, “ma la sua situazione é comunque da valutare insieme a lui stesso”. Ossia: mentre i primi due sono titolari inamovibili, il talento prestato dalla Roma non gioca moltissimo e dunque non é granché contento. D’Alessandro entra così in ballottaggio con Alessandro, stesso identico ruolo, tre anni di differenza (’91 il primo, ’88 il secondo), stessa militanza nel Grosseto. E stessa prospettiva di mercato, color granata, ma al massimo per uno dei due.