MILAN UDINESE DICHIARAZIONI GUIDOLIN / Francesco Guidolin è convinto di una cosa, soprattutto, per la trasferta di domani a Milano e cioè che l’Udinese “dovrà scendere in campo come fosse una finale di Champions League”. Le due partite in appena tre giorni, ma soprattutto il valore della capolista della serie A rende pressoché obbligatorio ai bianconeri giocare al 110% delle proprie possibilità per tornare dal “Meazza” con un risultato positivo.
“Fino a questo momento abbiamo ricevuto tanti complimenti in trasferta – ha detto l’allenatore dei friulani -, ma io voglio fare risultato. Non dimentichiamoci, però, che domani affrontiamo il Milan, secondo me la più forte e completa squadra del campionato e candidata principe alla vittoria del torneo. Per questo dico ai miei ragazzi che dobbiamo scendere in campo con il coltello tra i denti, come fosse una finale di Champions. Le assenze del Milan? Per favore siamo seri. È vero, potrebbe giocare un ragazzo del settore giovanile, ma una squadra come quella rossonera ha tante di quelle alternative all’altezza da non farsi certo condizionare da un paio di defezioni”.
A San Siro mancherà Pinzi, appiedato dal giudice sportivo, non per questo l’Udinese deve, obbligatoriamente, cambiare modulo e schema interpretativo. “E’ una possibilità, ma non è l’unica – ha continuato Guidolin -. In rosa abbiamo elementi come Badu, Abdì e lo stesso Isla che possono giocare al posto di Giampiero la cui assenza, ovviamente, mi dispiace. È vero, poi, che con il 3-5-2 ci troviamo a meraviglia perché ogni giocatore è schierato nel proprio ruolo, ma è altrettanto vero che secondo me la nostra migliore partita della stagione, quella con il Palermo, l’abbiamo giocata con il 4-3-1-2. Sono tutte valutazioni, quindi, da tenere debitamente in considerazione così come il fatto che torniamo a giocare a distanza di due giorni dopo un match in cui la squadra ha speso tanto per aver giocato con un uomo in meno per più di un’ora”.
La chiosa finale di Guidolin è riservata alle prospettive dell’Udinese. “Sono cinque mesi, ormai, che lavoriamo insieme – ha concluso il tecnico di Castelfranco Veneto – e se, a differenza del passato, dico che questa è una compagine che può puntare a qualcosa di più di una semplice salvezza è perché ho la consapevolezza del lavoro fin qui svolto e delle prestazioni offerte partita dopo partita. La classifica? Bisogna guardarla sempre. Nelle prossime quattro partite affrontiamo altrettante squadre di valore assoluto, con addirittura tre trasferta e un solo match in casa. E alla fine di questo ciclo vedremo dove saremo arrivati”.
fonte: udinese.it