CALCIOPOLI BARALDI GIRAUDO PARMA / “Giraudo, parlando a voce alta praticamente quasi urlando… ci disse che comunque questa situazione ce l’avrebbe fatta pagare anche facendoci retrocedere in B“. E’ uno dei passaggi del verbale dell’interrogatorio in qualità di persona informata dei fatti reso nel novembre scorso dall’ex dirigente del Parma, Luca Baraldi, e depositato dai pm Giuseppe Narducci e Stefano Capuano agli atti del processo di Calciopoli ripreso oggi a Napoli. La vicenda si colloca al centro di una complessa trattativa per la cessione alla Juventus dell’attacante Di Vaio, all’epoca al Parma. Baraldi ricorda le “estenuanti trattative” nel 2002 tra Sacchi da un lato e Giraudo e Moggi dall’altra: il costo dell’operazione ammontava a 27,5 milioni di euro e si “concluse che la Juve avrebbe versato la somma di 16 milioni circa, rateizzati in tre anni, al netto dell’acquisto della compartecipazione di Brighi. La restante somma di 11,5 milioni sarebbe stata il frutto della recente operazione: il Parma, all’atto della cessione di Di Vaio, avrebbe acquistato il 50 per cento del calciatore Matteo Brighi per la somma di 5 milioni e la Juve avrebbe avuto l’altro 50 per cento di Brighi”. “Il patto – ha aggiunto Baraldi – era che poi alla scadenza del biennio successivo, la Juve si impegnava ad acquistare il 50 per cento del calciatore Brighi, quota di proprietà del Parma Calcio, per la somma di 11,5 milioni, pagamento che sarebbe avvenuto presso la Lega con ratei triennali” (Spr)