INTER MATERAZZI CALCIOPOLI – Le ruggini di Calciopoli continuano a stridere nei rapporti tra Inter e Juventus, e il difensore nerazzurro Marco Materazzi non si è tirato indietro sull’argomento durante la registrazione del Chiambretti Night: «La Juve rivuole gli scudetti? Non devono chiederlo a noi. Io mi riprenderei quello perso il 5 maggio 2002». Il giocatore dell’Inter ha aggiunto che in «quattro o cinque partite precedenti alla sfida contro la Lazio c’è stato qualcosa di poco chiaro».
Marco Materazzi è tornato sul momento dell’addio con Josè Mourinho dopo la finale vittoriosa di Champions League dello scorso maggio. «Mi sentivo già un paio di mesi prima della partita di Madrid che sarebbe andato via – ha spiegato durante la registrazione del Chiambretti Night, in onda stasera su Canale 5 – gli dicevo spesso di rimanere e però vedevo che aveva scelto di affrontare una nuova sfida dopo aver vinto tutto». Riguardando le immagini dell’abbraccio con Mourinho e le lacrime dell’allenatore portoghese «mi viene da ridere – ha detto Materazzi – pensa se avessimo perso. Certe emozioni comunque le devi vivere». Il difensore ha poi ricordato un aneddoto su Billy Costacurta del Milan. «Una volta mi disse che avrebbe messo una taglia su di me quando durante una partita a Perugia feci male a Maldini e Dugarry. Ho provato anche a confrontarmi con lui, ma nonostante vivessimo entrambi a Milano non c’è mai stata l’occasione. Mi ha sempre ribadito il discorso della taglia. Eppure anche Costacurta ha fatto molti falli. Io non sono un santo, ma neppure un finto prete. Volevamo vincere entrambi».
Su Balotelli Materazzi racconta un curioso retroscena: «Con Mario abbiamo litigato tante volte, ma ce le siamo dette sempre in faccia – dice il difensore nerazzurro – Una volta, con il suo atteggiamento indisponente in campo, aveva fatto arrabbiare Ibra che voleva menarlo nello spogliatoio. Balotelli riuscì a salvarsi solo chiudendosi in bagno e perchè insieme ad alcuni compagni riuscimmo a frenare l’ira di Zlatan».
Bocca cucita su Benitez: «Non voglio parlare di lui», ha detto Matrix, evitando polemiche, «è acqua passata, ora c’è un altro allenatore. Non ho il dente avvelenato con lui, anche con Mourinho giocavo poco. Dico solo che in un gruppo solido bisogna dare più attenzione a chi non gioca rispetto agli undici che scendono in campo».
FONTE: Tuttosport
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