Calciopoli, prende corpo un “sistema Milan”

CALCIOPOLI MILAN – È sempre più chia­ro adesso, forse lo sarà ancora di più oggi, dopo l’udienza al Tribunale di Napoli. Lo scena­rio di Calciopoli, assai sempli­ficato e tagliato dalle sentenze sportive del 2006, e ora più ni­tido nella sua completezza. Se esisteva una “sistema Moggi“, attraverso il quale la Juventus poteva esercitare un certo po­tere, bisogna considerare l’esi­stanza di un “sistema Milan” e di un “sistema Inter”: tutti tesi a controllare la loro fetta di po­tere o controbilanciare quello degli avversari, tutti con gros­si gruppi industriali, quindi mezzi politici e finanziari da mettere in gioco. Del sistema Moggi si sa praticamente tut­to, di come è stato ricostruito nelle indagini del maggiore Auricchio e di come è stato ri­visto e corretto nel corso del di­battimento a Napoli. Ognuno si è fatto o si sta facendo una sua idea, anche il giudice Tere­sa Casoria che emetterà una sentenza (a questo punto in estate) destinata, inevitabil­mente, a influenzare anche la giustizia sportiva.

CALCIOPOLI MILAN INTER – Del siste­ma Milan si era capito qualco­sa già nel 2006, ma l’emersio­ne delle “nuove” telefonate, quelle insabbiate nel corso del­le indagini e dei processi spor­tivi, sta delineando qualcosa di più corposo. Se da una parte c’è un Galliani che si vanta di aver fatto saltare la giornata di campionato in occasione del­la morte di Papa Giovanni Paolo II (situazione che per­metteva al Milan di recupera­re infortunati e godere di un calendario migliore), dall’altra c’è l’iperattivo Leonardo Mea­ni, l’addetto agli arbitri telefo­nomane di cui esistono centi­naia di chiamate registrate e di queste ora ce ne sono 169 agli atti del processo (perito Porto permettendo). Meani aveva messo in piedi una rete ben organizzata attraverso la quale chiamava direttamente arbitri (esplicitamente e rigo­rosamente vietato dal regola­mento), fra i quali De Santis, Morganti, Nucini, Rodo­monti, Racalbuto, Collina, Messinae Paparesta, ma an­che e soprattutto assistenti, la sua vera specialità e nella fat­tispecie: Copelli, Contini, Pu­glisi, Babini, Stagnolie Tito­manlio.

FONTE: Tuttosport

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