ITALIA LIPPI VEDE ITALIA 2006 NEL GRUPPO DI PRANDELLI/ Roma – “Oggi Cesare Prandelli cerca in molte squadre i talenti italiani, nelle squadre di vertice oggi ci sono troppi stranieri. Non sono stupito del lavoro di Prandelli, ha un compito difficile, quello di ricostruire un nuovo gruppo che faccia bene gli Europei del 2012 e i Mondiali del 2014. E’ costretto però a cercare giocatori italiani in squadre che non sono di prima fascia, il problema è quello relativo all’esperienza internazionale, questi giocatori che provengono da piccole squadre non hanno grande esperienza. Il gruppo attuale pero’ sta facendo bene, mi sembra di rivedere il gruppo che preparava i Mondiali in Germania: c’era convinzione, c’era grande entusiasmo, proprio come oggi”. Marcello Lippi rivede nella nazionale che sta plasmando Cesare Prandelli quella che preparava il Mondiale vinto nel 2006 in Germania. Lippi festeggia oggi i 63 anni e torna a parlare di calcio e di Mondiali. “Ripenso spesso al Mondiale, la mia carriera ha vissuto molti momenti belli, poi ci sono anche quelli negativi, ma è normale. Adesso non alleno”, spiega a Radio Sportiva.
“E’ difficile capire il livello se vediamo le squadre che militano oggi nel campionato italiano, ci sono molti stranieri. In Italia abbiamo dimostrato che si possono costruire squadre di grande livello, come successo nel 2006. Quella squadra vinse il Mondiale in circostanze molto difficili. Peccato per l’ultimo Mondiale, dove non abbiamo fatto una bella figura. Dopo Sudafrica, in ogni caso, era necessario un rinnovamento. I ricordi? I trionfi sono tutti belli, ma vincere un Mondiale è splendido”.
L’ex ct azzurro si rivede nel tecnico del Milan. “Mi rivedo un po’ in Allegri, quando andai alla Juve dal Napoli, avevo la sua stessa concretezza. E poi avevo molto entusiasmo. Mazzarri ormai ha dimostrato ampiamente quello che sa fare“. Lippi per il titolo dice chiaramente che non e’ tutto chiuso. “Il Napoli fa bene a credere allo scudetto, il Napoli aveva programmato una crescita della squadra ma non fino a questo punto. Adesso sono in alto, hanno l’entusiasmo della città di Napoli, devono provarci. Adesso può succedere di tutto”.
Ottimismo anche per l’Inter impegnata a cercare l’impresa con lo Schalke in Champions. “La partita dell’Inter deve essere improntata al massimo ottimismo. Quando io iniziai a far l’allenatore in C e giocavamo contro squadre di serie A, parlavo sempre ai miei giocatori, dicevo che nel calcio tutto può succedere. A questa Inter manca una grande impresa, domani può essere l’occasione giusta”. L’ex tecnico della Juve parla anche dei bianconeri e di Gigi Buffon. “Mi auguro che Buffon non lasci la Juve, hanno bisogno di grandi calciatori. La Juve deve provare ad entrare in Champions, non sarà facile perché 6 punti non sono pochi, poi la Lazio ha ritrovato una certa convinzione nei suoi giocatori più rappresentativi. Domenica, per esempio, Hernanes ha fatto molto bene. Nella Juve comunque si può pensare a 6 vittorie consecutive, Buffon invece merita un po’ di rispetto”.
Lippi cerca di infondere coraggio anche alla Sampdoria. “Voglio fare coraggio a questo ambiente, devono capire che adesso non serve cercare i responsabili di ciò che è successo, le colpe vanno decise alla fine. Ora tutti devono concentrarsi nell’obiettivo, può succedere un anno di andare male. Ha tutte le possibilità per rimanere in A, ora ha recuperato Pozzi che è bravo, a giocatori di grande livello”.
Fonte: Adnkronos
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