Sei il numero uno delle presenze nel Milan, quanta soddisfazione c’è?
Ovviamente sono orgoglioso di ciò, far parte di questa storia importantissima è una grandissima soddisfazione e spero che presto potremo dire di aver vinto qualcosa in più.
Come vivi questa vigilia?
E’ molto bello, lo viviamo in maniera speciale, ma dobbiamo preparare le partite come le altre, con la serenità giusta.
Quando hai capito che questa stagione sarebbe stata al top?
Già nel precampionato avevo capito che saremmo stati competitivi, anche prima dell’arrivo di Ibrahimovic. L’ho capito già dopo il primo mese di lavoro di Allegri, poi sono arrivati Robinho e Ibra che hanno rinforzato questa convinzione.
L’anno prossimo sarai ancora al Milan?
Dovevate chiederlo a Galliani, se rientro nei piani della società. Io penso solo a chiudere questa stagione vincendo.
Cosa ne pensi dell’esordio di Beretta?
Mi piace molto, si dà da fare in campo, ha conquistato palle importanti, quasi faceva gol, con un po’ più di lucidità avrebbe potuto fare due assist, ma è importante aiutare questi ragazzi.
E di Allegri?
Non voglio etichettarlo, ha grande potenziale, ma diamogli tempo per crescere e conquistare con il tempo la sua identità, senza fare paragoni. Sappiamo tutti che è un buon allenatore.
Milan lontano dai top club, perché?
Se lo Schalke e il Tottenham sono arrivate lì, perchè il Milan non può esserci. Poi è chiaro che il Barcellona è fortissimo, ma ogni squadra ha le sue caratteristiche. Non c’è un’ unica maniera per vincere.
Cosa ne pensi delle parole di Mourinho sull’Unicef?
Ho spento la tele dopo la partita, mi ha dato molto fastidio che l’attenzione fosse tutta sugli episodi negativi. Non ho seguito niente, volevo solo vedere il calcio e ho visto un incredibile gol di Messi di cui in Italia non si è parlato abbastanza.
E’ più forte di Maradona?
E’ il giocatore più forte, ma i paragoni non mi piacciono, sono giocatori unici. Maradona ha fatto anche un percorso diverso, e quando cambi squadra il tuo percorso cambia, Vorrei vedere Messi anche in un’altra squadra per dargli ancora più valore. Come ha fatto Cristiano Ronaldo.
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