Calcioscommesse/ Carlo Petrini dice la sua

CALCIOSCOMMESSE CARLO PETRINI DICE LA SUA/ Roma – Sembra davvero non sia cambiato nulla, oggi come trentuno anni fa: il calcio cede ancora alle lusinghe delle scommesse e delle partite truccate. I nomi dei protagonisti non sono più gli stessi, i Massimo Cruciani e Alvaro Trinca hanno lasciato il posto ai vari Erodiani, Pirani e Giannone; i Rossi, Pellegrini, Giordano, Manfredonia sui giornali di oggi si leggono Paoloni, Doni, Sommese, Signori. Nessun colpevole accertato e tutto da chiarire in sede di inchiesta, ovviamente, ma l’ennesima macchia sullo sgualcito frac del Calcio nostrano sarà molto difficile da lavar via.Da undici anni una persona prova a raccontare con i suoi libri il marcio che si annida alle spalle del fatato mondo del pallone made in Italy: è Carlo Petrini, ex calciatore (o “pallonaro”, per usare un termine a lui caro) di Genoa, Lecce, Milan (con il quale vinse una Coppa dei Campioni), Torino (una Coppa Italia), Varese, Catanzaro, Ternana, Roma, Verona, Cesena e Bologna, protagonista del calcio degli anni ’60 e ’70 e tra gli interpreti principali dello scandalo del calcio-scommesse del 1980 (venne condannato a 3 anni e 6 mesi).

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