ROMA PRESENTAZIONE DI DIBENEDETTO E LUIS ENRIQUE / Roma – Si è da poco conclusa la conferenza stampa di presentazione della nuova stagione giallorossa. A Trigoria sono stati presentati ufficialmente il presidente Thomas DiBenedetto e l’allenatore Luis Enrique, che hanno parlato degli obiettivi e dei progetti per il futuro:
DIBENEDETTO – “Stiamo cominciando una nuova era per la Roma – ha esordito il nuovo proprietario della Roma – Con un nuovo modello di management che è già attivo. Io ho molta fiducia in Sabatini e Baldini, che sono grandi professionisti. Vogliamo iniziare a lavorare partendo da una cultura calcistica differente, stiamo parlando di un progetto a lungo termine, per cui servirà del tempo per vederne i frutti. Nelle prossime settimane avremo idee più chiare sul futuro della squadra – ha proseguito -. Puntiamo sui giovani e sappiamo che possono commettere degli errori e per questo dobbiamo sostenerli”. Il presidente ha poi parlato di Totti e De Rossi: “Totti è il più grande giocatore che abbiamo e il più grande giocatore che abbia mai avuto la Roma, forse anche della storia d’Italia. Totti è un campione, Totti è un vincente. E’ un campione che vuole vincere, e anche noi vogliamo vincere – si legge su Calciomercato.it – Ma Roma non è stata costruita in un giorno e sono sicuro che i manager come Sabatini e Baldini e l’allenatore faranno il massimo per mettere in campo la migliore squadra possibile. Di De Rossi ammiriamo le sue capacità e vogliamo fermamente che rimanga alla roma. Lui arriva da qui, tutti conoscono la sua capacità di allenarsi e tutti vogliamo che rimanga qui, per questo lavoreremo con lui in modo professionale per il rinnovo. Parlando di bilanci ereditati, come sapete sono pubblici e potete trarre voi le vostre conclusioni”.
LUIS ENRIQUE – Dopo la presentazione di Di Benedetto, è toccato a Luis Enrique presentarsi, parlando del progetto tecnico che vorrà attuare: “Quando la Roma ha deciso di prendermi, ha preso un gruppo di lavoro giovane anche per le idee e il gioco. Mi hanno conosciuto come allenatore offensivo. E’ importante che i tifosi vengano allo stadio per divertirsi. La mia unica maniera di vedere il calcio è attaccare e vedremo come andrà con la squadra. Abbiamo bisogno di giocatori giovani e di livello – ha detto -. So che stiamo lavorando molto su punto di vista. La mia dinamica è quella del lavoro, il tifoso vuole vedere un gruppo che lavora bene che vuole vincere sempre. Giocheremo per vincere. Non vengo a portare il modello Barcellona. Il modello Barcellona ha impiegato molti anni per affermarsi, io vengo a portare un modello associativo che si ispira in parte al Barcellona, ma non è uguale a quello blaugrana. L’unica cosa non negoziabile è l’idea di giocare tenendo palla, perché quando teniamo palla l’avversario soffre”.
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