MILAN 7+ – Questa volta la compagine rossonera non ha regalato i classici botti di fine mercato (stile Ibrahimovic e Robinho per intenderci), ma non ce n’era assolutamente bisogno. Una strategia oculata e vincente ha preso le mosse sin dallo scorso febbraio, quando Galliani strappò il sì di Mexes, svincolatosi a giugno dalla Roma. Il reparto che necessitava maggiori rinforzi era proprio la retroguardia, che ha registrato anche l’arrivo di Taiwo a sinistra. Ottimo l’acquisto del giovane El Shaarawy.Anche a centrocampo sono stati piazzati due colpi importanti ed economici: Aquilani potrà essere preso il prossimo anno per soli 6 milioni di euro, mentre Nocerino ha richiesto un esborso di appena 500mila euro o giù di lì. Complimenti anche per il mercato in uscita: le partenze di Pirlo e Oddo hanno liberato il libro-paga da ingaggi molto importanti.
INTER 5 – Non bastano gli acquisti di Forlan e Zarate a far raggiungere la sufficienza al club nerazzurro. La partenza di Eto’o, le incertezze su Sneijder, i dubbi su Gasperini non costituiscono certo le premesse migliori per affrontare la stagione della rivincita sui cugini del Milan. Positivo il mercato dei giovani, che ha portato in dote Castaignos, Tassi, Poli e Alborno, mentre sembrano troppi i soldi spesi per la scommessa Alvarez.
JUVENTUS 5,5 – Tutti attendevano un vero top-player, ma a bocce ferme l’acquisto più importante fatto dai bianconeri è stato Mirko Vucinic, giocatore tecnicamente molto valido ma che non sembra certo ai livelli dei vari Aguero, Rossi o Tevez, inseguiti a lungo e vanamente. I diktat di Antonio Conte hanno fatto arrivare a Vinovo una nidiata di esterni (Estigarribia, Giaccherini, Elia), ma gli zebrati non sono riusciti a rinfozare il ruolo che più ha fatto penare i propri sostenitori lo scorso anno: quello di difensore centrale. Anche il mercato in uscita è a dir poco mediocre, visto che la dirigenza non è, almeno per ora, riuscita a piazzare giocatori dagli ingaggi pesanti come Amauri e Iaquinta, o indesiderati dal tecnico, come Bonucci, Motta e Ziegler.
NAPOLI 7,5 – Un mercato pirotecnico e lungimirante fa del Napoli la vera regina di mercato. Il presidente De Laurentiis ha centrato tutti gli obiettivi prefissati per affrontare al meglio anche gli impegni europei. Inler è il colpo più importante, ma il vero merito del club partenopeo è stato quello di non cedere alle lusinghe per Hamsik e Lavezzi, la ciliegina sulla torta all’interno di una sessione di mercato incentrata sul consueto mix tra esperienza e gioventù.
ROMA 6 + – Mercato in entrata da 7,5, in uscita da 5-. Walter Sabatini ha piazzato numerosi colpi e il fiore all’occhiello è sicuramente rappresentato da Miralem Pjanic, mentre non convincono del tutto le cifre sborsate per Erik Lamela e Pablo Daniel Osvaldo. Luis Enrique avrà il suo bel da fare per gestire una rosa a dir poco sproporzionata per affrontare solamente campionato e Coppa Italia. Ed è proprio questa la nota dolente di questa campagna trasferimenti: a meno che non vengano piazzati su quei mercati esteri ancora aperti, giocatori come Okaka, Barusso, Simplicio, Pizarro e Taddei rimarranno agli ordini di un tecnico che ne aveva espressamente richiesto la cessione. Il reparto avanzato è davvero troppo affollato.
LAZIO 5,5 – Il mercato biancoceleste viene esaltato da più parti, ma a noi non convince più di tanto. Ottimi e importanti i colpi Cissé e Klose, ma gli altri acquisti fatti da Lotito sposteranno di poco i valori della squadra. Cana non ha affatto convinto e i tifosi biancocelesti stanno ancora aspettando l’arrivo di un difensore centrale di spessore (Lugano era l’obiettivo numero uno) e di un centrocampista di qualità (Pjanic seguito a lungo e poi finito alla Roma). Non convince poi la cessione in tandem di Floccari e Zarate: basteranno quattro punte (il tedesco, il francese, Rocchi e Kozak) per affrontare al meglio le tre competizioni? Staremo a vedere.
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