MILAN E SE FOSSE PATO IL PROBLEMA DEI ROSSONERI? / Milano – E’ vero, il Milan ieri ha giocato male (sconfitto 3-1 contro il Napoli, ndr), ha meritato di perdere e ha fatto vedere di non essere assolutamente in uno stato di forma ottimale per competere sin da subito per lo Scudetto, ma a mettere il dito nella piaga, forse, ci si è messa anche la troppa poca efficacia delle prestazioni di Alexandre Pato. La filastrocca, quando si parla di lui, è sempre quella del “è giovane”, “deve crescere ancora”, “il ragazzo si farà”, ma intanto gli anni passano e i miglioramenti enormi che ci si aspettavano da lui non sono ancora arrivati, o almeno non sotto il profilo tecnico e della mentalità da campione. La verità è che ormai l’attaccante brasiliano ha già totalizzato e messo nel suo bagaglio d’esperienza più di 100 partite con i rossoneri in 4 stagioni e i gol certo non mancano, ma se durante i match la squadra si perde allora scompare e crolla anche lui. Non basta il gol del Barcellona per renderlo salvatore della causa milanista e per farlo rimanere sugli allori per mesi, Allegri lo sa, ed è per questo che sta aspettando impazientemente il recupero di Ibrahimovic, forse il vero terminale offensivo della ‘macchina-Milan’, dopo aver bocciato Pippo Inzaghi. Allegri sa che dovrà lavorare ancora molto, forse a cominciare proprio da Pato e dalla sua mentalità ancora acerba.