MILAN IBRA / ROMA – Il Milan ha bisogno più che mai di Zlatan Ibrahimovic. Lo dicono l’allenatore, i compagni di squadra ma soprattutto lo dicono i numeri. L’attaccante svedese, infatti, nei match in cui è sceso in campo è stato letteralmente il trascinatore dei rossoneri, andando a segno tre volte nelle tre gare disputate, con la media di un gol a partita. Suo il gol che aprì le danze alla rimonta nel derby contro l’Inter che valse la Supercoppa Italiana, cosi come suo fu il gol che permise ai rossoneri la rimonta contro la Lazio all’esordio in campionato. Con Ibra fuori per infortunio il Milan ha stentato, accumulando due pareggi (contro Barcellona e Udinese), una sconfitta (quella del ‘San Paolo’ con il Napoli) e una sola vittoria (l’ultima di campionato disputata con il Cesena). Ieri contro i cechi del Viktoria Plzen, ‘Wonder Ibra’, nonostante una condizione fisica ancora precaria, si è conquistato e ha realizzato il rigore che ha sbloccato una situazione che rischiava di farsi complicata, e poi con uno stop a seguire degno dei più grandi fuoriclasse ha servito a Cassano la palla che ha chiuso il match e ha portato a quota 2000 le segnature milaniste nell’epoca Berlusconi. E domenica sera arriva la Juventus in campionato, bersaglio a cui Ibra ha già fatto ‘centro’ con la casacca rossonera, nella sconfitta subita a Milano lo scorso anno per 2-1.