MILAN LETTERA GALLIANI ABETE / MILANO – Adriano Galliani scrive una lettera al presidente della FIGC Giancarlo Abete in merito alle vicissitudini emerse sabato sera nel corso della gara contro il Catania. L’amministratore delegato rossonero è assolutamente contrariato dagli errori emersi in questo campionato, soprattutto per i gol validi non dati a Muntari contro la Juventus e appunto quello del brasiliano contro gli etnei sabato. Questa la lettera, ripresa dal sito ufficiale del Milan, che esprime il proprio malumore ma anche le eventuali soluzioni per risolvere i problemi emersi: “Caro Presidente, come certamente sai, il Milan è stato vittima in due recenti occasioni di altrettanti errori arbitrali: nel corso di Milan-Juventus e di Catania-Milan non gli sono infatti state attribuite due marcature, peraltro decisive ai fini dei risultati, perché la terna arbitrale non ha visto che il pallone aveva superato per intero la linea della porta. Le persone, e dunque anche chi dirige una partita di calcio, commettono inevitabilmente errori. Tra questi ultimi, però alcuni sono davvero molto difficili da accettare, pur mettendo in campo tutta la ragionevolezza e la comprensione disponibili. Tali sono quelli di cui per ben due volte il Milan è stato destinatario. Mi rendo conto che soluzioni tecnologiche, quali quelle proposte da più parti, potrebbero trovare ostacoli e non essere accettate dal sistema; penso però che non vi sia ragione per non adottare anche da noi l’istituto degli arbitri di porta, già praticato dall’UEFA in Champions League: non prevede, mi pare, particolari accorgimenti e non ha alcuna caratteristica di ‘alienità’, ciò che potrebbe invece addebitarsi a sensori, moviole e simili. L’obiettivo di tutti, anche fuori del gioco del calcio, è l’eliminazione, quando possibile, dell’incertezza: credo quindi che quel che ti propongo si debba fare al più presto e mi sento di escludere che tu non convenga con me. Attendo dunque il tuo pronto intervento normativo nel senso qui suggerito e, grato dell’attenzione, ti prego di gradire i miei più cordiali saluti”.