CONFERENZA DE ROSSI / ROMA – Ecco le parole di Daniele De Rossi in conferenza stampa: “Non avevo voluto parlare in ritiro, volevo verificare perché uscissero tutte quelle notizie su di me. Non era mia intenzione annunciare chissà che cosa. Ci sono state delle offerte, delle richieste. E’ importante per me. Io sto qui e sto bene. Non ho mai chiesto di andare via. E’ stato scritto di tutto sulle frasi che mi avrebbe detto Mancini, alcune cose mi fanno ridere, le scrivono sempre gli stessi giornalisti con i quali ho delle cause in corso. Altre cose sono state scritte e sono cose gravi. Posso promettere una cosa: il giorno che vorrò andare via, verrò in conferenza e lo dirò. Mi prenderò le mie responsabilità. Questo non è ancora mai successo. Il discorso che feci a Cesena era abbastanza semplice. Ho parlato di investimenti, di velocità e di organizzazione. Questo c’è stato, sono stati comprati giocatori che erano ambiti da tutti. Si è preso l’attaccante che volevano tutti, il terzino che volevano tutti. Sono molto fiducioso. Dispiace che siano andati via di giocatori che erano degli esempi di professionalità come Heinze, Cassetti, Pizarro, Okaka”. Su Zeman: “Una parte di me è ancora legata a Luis Enrique, mi dispiace che non abbia potuto avere la possibilità di mostrare le sue doti. Quando si era parlato del successore, pensavo fosse meglio Montella di Zeman. L’ho sempre visto come un musone, pensavo di far fatica a stringere un rapporto. Ora posso dire esattamente il contrario, mi trovo benissimo e sto stringendo un bel legame con lui. Le sue parole contro la Juve? Non penso possano essere un problema per raggiungere i nostri obiettivi”. Poi parla di offerte ricevute: “Una mi è arrivata, quella che sapete tutti. Ci sono stati altri sondaggi, anche perché ho giocato bene durante gli Europei. Ma una sola è la squadra che mi ha cercato veramente (il Manchester City, ndr). Ho parlato solo una volta con Mancini, non lo considero un amico. Non è uno scambio continuo come dice qualcuno. C’è grande stima. I miei referenti sono la società e il mio procuratore. Quest’ultimo non ha mai spinto per portarmi altrove”. Sulle parole di Sabatini, che aveva ipotizzato una cessione in caso di offerta importante: “Non ho mai pensato di mettere in dubbio la mia permanenza a Roma. Credo debba rispondere la società, non posso rispondere io a questa domanda. La Roma punta molto su di me, è un contratto che in Italia difficilmente si può ottenere. Cinque mesi fa ho fatto la mia scelta di restare qui. Sul resto va interpellata la società. Se volessero vendermi, in base alle motivazione che mi diranno, deciderò. Il caso di Nesta ne è un esempio: Alessandro andò via anche per il bene della società. Ma non mi sembra il nostro caso”. Sulla frase di Mancini (se resti a Roma, fai la fine di Totti, ndr): “Non mi ha mai detto una cosa del genere. Per quello che so Mancini stima Totti in maniera incredibile. Francesco finirà la carriera con almeno uno scudetto. E’ un giocatore degno dei premi più importanti. Non ambisco a quei premi, ma vincere uno scudetto nei prossimi cinque anni sarebbe bellissimo“. Sulla campagna acquisti: “Mi ha colpito Bradley, vederlo durante l’allenamento. Piris e Tachsidis sono altrettanto validi. E poi ci sono Osvaldo, Bojan e Lamela che con Zeman potrebbero fare delle cose incredibili. Anche Romagnoli è un giocatore che ha doti importanti”.
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