ha già il sapore di ultima spiaggia per Massimiliano Allegri, ma non per i rossoneri in Champions, che hanno guadagnato 4 punti nelle prime due partite. L’avversario non è certo dei più facili da affrontare e gli spauracchi più grandi sono sicuramente Isco, Eliseu, Saviola. Più che i singoli individui, tuttavia, i rossoneri dovranno fare attenzione all’atteggiamento tattico della compagine allenata dall’ottimo Pellegrini e, soprattutto, ad un’arma che almeno in Europa gli andalusi hanno utilizzato con una continuità spaventosa: la conclusione da fuori area. Sia con lo Zenit che con l’Anderlecht quasi tutti i gol sono arrivati con prodezze balistiche incredibili. I migliori interpreti sono stati proprio Isco ed Eliseu, ma i rossoneri dovranno tenere d’occhio anche gli esterni di centrocampo che, se schierati a piedi invertiti, hanno estrema facilità nel trovare la via del gol. Ecco perché bene ha fatto il tecnico toscano a rispolverare il doppio mediano davanti alla difesa, abbandonato sceleratamente nella gara contro la Lazio e un sacrificio importante sarà chiesto soprattutto al capitano Ambrosini. I pericoli maggiori per Allegri vengono dunque da fuori ma, almeno per 90 minuti e rotti, non dalla stampa e dai vari organi di informazione.