LATINA TRAPANI ALLIEVI RAGAZZO RISCHIA DI MORIRE GIUDICE SPORTIVO / ROMA – Succede anche questo. Un episodio di mancato buon senso che non ci saremmo mai aspettati da una carica che dovrebbe fare della correttezza e dell’esempio il suo marchio di fabbrica. ‘Il Corriere dello Sport’ riporta l’incredibile notizia di una gara di allievi tra Latina e Trapani, dove il povero Mattia Rinaldi, 16 anni, si è accasciato al suolo dopo uno scontro di gioco in preda alle convulsioni. Antonino Tartanella, medico del Trapani, si è precipitato immediatamente per salvargli la vita, mentre i compagni sono rimasti in campo immobili, inermi e in lacrime dinnanzi a quelle scene di panico e terrore. Il medico è riuscito ad evitare il peggio e grazie anche all’ambulanza presente sul posto, Rinaldi è stato immediatamente trasportato all’ospedale. Gli esami hanno escluso emorragie interne e il ragazzo sembra essere fuori pericolo. I suoi compagni di squadra hanno deciso di non continuare la partita per ovvi motivi, tant’è che l’arbitro ha deciso di sospenderla. Fin qui, possiamo dirlo, reazioni del tutto normali di fronte a questa disgrazia per fortuna evitata, tranne che per il Giudice Sportivo, che ha avuto il coraggio di motivare la sua decisione con uno 0-3 a tavolino e un punto di penalizzazione in classifica perché “non sussistono ‘circostanze di carattere eccezionale’ che giustifichino l’adozione del provvedimento di effettuazione o ripetizione della gara. Il Giudice Sportivo infligge alla Società U.S. Latina Calcio la punizione sportiva della perdita della gara con il risultato di 0-3 a tavolino e un punto di penalizzazione in classifica. Questa la risposta di Gianluca Grande, responsabile del settore giovanile del Latina: “Cosa vuole che ce ne importi? Mi basta che Mattia stia bene. Dico solo grazie al Trapani, che si è anche occupato delle spese. E che serva da lezione: le ambulanze devono esserci. Sempre”.
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