ROMA ARCHITETTO FUSKAS PROGETTO NUOVO STADIO ROMA / ROMA – Il progetto del nuovo stadio della Roma non è sicuramente andato a genio all’architetto romano e romanista Massimiliano Fuskas, che in un’intervista a ‘Il Tempo’ ha rilasciato queste dure parole spiegando le sue motivazioni: “Il progetto è un intruglio spaventoso: sembra un Olimpico imbruttito – spiega -. E’ di una rozzezza spaventosa, lo può certificare qualunque rivista o studio d’architettura del mondo: sembra un’arena di gladiatori, all’esterno hanno provato a ricreare un Colosseo in piccolo, con pietre e cemento armato. Poi ci hanno messo sopra una struttura leggera: è come se avessero unito insieme due cose totalmente differenti tra loro. Non ho mai sentito il nome di chi l’ha progettato (Dan Meis) ma sicuramente la società doveva rivolgersi a Norman Foster, un architetto serio e bravo. Per quanto mi riguarda, se mi avessero interpellato avrei lavorato anche gratuitamente per la Roma – spiega -. Il mio stadio ideale avrebbe avuto fra i 45 e i 50mila spettatori, attorno un sistema commerciale minimo e il modello da seguire sarebbero stati l’Old Trafford di Manchester e l’Allianz Arena di Monaco. E l’avrei intitolato a Totti: il nuovo stadio si dovrebbe chiamare lo “stadio Totti della Roma”. Lui è un “pezzo” straordinario, anche di etica, della squadra e del club. Andrebbe usato da esempio per insegnare ai ragazzi come si deve fare nella vita. Un grande personaggio, ha aiutato sempre tutti: come mi raccontava Capello ai bei tempi, se c’era da andare in un ospedale lui era il primo” ha concluso.
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