ROMA, MAICON: “IL MIO FALLO NON ERA RIGORE” / ROMA – Fresco di rinnovo fino al giugno 2016, l’esterno della Roma Maicon (33) ha rilasciato una intervista attraverso le colonne de Il Corriere della Sera. L’ex Inter torna subito a parlare del match contro la Juventus: “La moviola in campo? No, perché farebbe ancora più casino. Contro la Juve il mio non era rigore, me ne sono accorto subito. Potevo protestare con l’arbitro, certo, ma cosa sarebbe cambiato? Non posso pensare che l’arbitro sbagli apposta, tutti cerchiamo di fare al meglio il nostro lavoro. Cerco di pensare dove abbiamo sbagliato noi, sapendo che contro la Juve gli errori li paghi di più rispetto a un’altra squadra. Detto questo, gli errori dell’arbitro hanno condizionato il risultato finale”. Il calciatore verdeoro ha inoltre paragonato Josè Mourinho a Rudi Garcia, spiegando che il portoghese lavora molto sulla testa e il francese molto in campo. Di simile hanno la capacità di spiegarsi con poche parole e nel calcio la sintesi è molto importante. Il futuro sarà nuovamente in patria: “Se preferisco Roma o Milano? Roma per il sole, ma quando smetto torno in Brasile”. Un giudizio sul calcio italiano: “Per me è il più bello, Il più competitivo al mondo. Ho giocato inBrasile, in Francia e in Inghilterra e qui è il massimo. La cosa che amo di più è la passione dei tifosi, la parte migliore del calcio. All’Inter ho vinto tutto e tanto l’ho vinto contro la Roma, che era la nostra grande rivale. Quando sono arrivato nella Capitale non pensavo di essere accolto così bene, di diventare subito un beniamino dei tifosi romanisti. Credo che se dovessi vincere lo scudetto qui, con la passione che vedo intorno, dovrò davvero chiudermi in casa per un mese. Cosa non mi piace? Ci sono troppo facce di m…a! Quando finisco di giocare dico basta con il calcio. Non farò l’allenatore né altro. Per due anni me la godo in assoluto”.