Roma- Il ds della Roma, Walter Sabatini, ha parlato ai microfoni di Roma Tv nel corso della trasmissione Slide Show, raccontando alcuni retroscena sulla sua avventura fino ad oggi come direttore sportivo della squadra giallorossa. Ecco le sue parole: “C’è stato un momento in cui sono stato tentato di non venire qui a Roma, quando il passaggio di proprietà non si concretizzava. Mi ero infatuato della Sampdoria di Garrone, ma avevo dato la mia parola alla Roma. Baldini? Io ho bisogno dei miei spazi per realizzarmi. Magari se lui fosse rimasto alla Roma io sarei andato via perché c’era bisogno di un evento dirompente e di una vittima da sacrificare. Luis Enrique e Zeman? Luis oggi è l’allenatore del Barcellona, è stata una scelta esclusiva di Baldini. Si parla di un uomo onesto, di una rettitudine non replicabile. Su Zeman c’è grande rammarico, credevo potessimo fare grandi cose, ma ci ha aiutato molto a far crescere tanti giocatori. Rudi Garcia? Lo seguivo da sempre. Mi ha colpito perché ha interrotto una vacanza per venire ad incontrarmi a Milano. Poi quando mi disse ‘Io amo la mia squadra’ furono parole decisive. Io da calciatore? Ero formidabile tecnicamente, ma molto limitato cerebralmente. Il mio posto giusto era la panchina, a 21 anni quando arrivai alla Roma già mi sentivo vecchio”.
G.M.S.
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