Italia-Croazia, De Rossi: “A Roma per un biglietto ti chiedono le impronte digitali”

De Rossi (Getty Images)
De Rossi (Getty Images)

Milano – Daniele De Rossi, intercettato nella zona mista a fine partita contro la Croazia che è stata anche la sua presenza numero 100 in azzurro, ci va giù pesante su quanto accaduto sugli spalti: “E’ stata una partita singolare, non è stato bello quello che è successo ma dal punto di vista del calcio è stata regolare. L’hanno fermata anche ai nostri avversari che sono stati molto forti e a parte il fatto che ci siamo fermati e poi ripartiti, è lo stesso trattamento riservato a loro. E’ singolare, sai a Roma quando dobbiamo dare un biglietto a madre, padre o sorella devi dare anche l’impronta digitale, gruppo sanguigno e quando arrivi allo stadio ti perquisiscono dalla testa ai piedi, com’è giusto che sia. Poi vedi che entra di tutto, mi spiegavano delle dinamiche croate. I tifosi della Croazia non tiravano nulla ci dicevano, non si sa da dove avevano preso il biglietto…insomma i giocatori della Croazia cercavano di discolparsi, ma non c’entrano nulla loro”. Un commento sul traguardo delle 100 gare con la maglia della nazionale:”Che il pareggio possa andare bene lo penso. La Croazia che è di un livello come il nostro si vede, i giocatori, le individualità, giocatori forti che giocano in squadre importanti. A parte pareggio e risultato mi aspettavo una partita così difficile, perché sappiamo che sono forti dal punto di vista tecnico. Sapevo che mi avrebbero marcato 90 minuti ad uomo e sapevo che avrebbe reso la mia partita più difficile”.

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